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Morto Christian Trevisan a causa di un'emorragia cerebrale

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Morto Christian Trevisan a causa di un'emorragia cerebrale. La sua morte ha lasciato sgomenti familiari e amici, oltre che la comunità di Saletto

É venuto meno a causa di un’emorragia cerebrale, Christian Trevisan, ex assessore del comune di Saletto. Ancora increduli i familiari.

Morto Christian Trevisan per un’emorragia cerebrale

Christian Trevisan, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, a soli 48 anni, per via di un’emorragia cerebrale, nella giornata di venerdì 6 Novembre.

Bancario, lavorava a Vicenza, presso la direzione centrale di Banca Intesa San Paolo, e dal 2009 al 2014 aveva ricoperto il ruolo di assessore alle Attività Produttive nel comune di Saletto, guidato dall’allora sindaco Daniele Mocellin. 

Uomo di spirito, sempre pronto alla battuta, Christian Trevisan, ha lasciato di stucco con la sua tragica scomparsa familiari e amici. Trevisan infatti lascia la moglie Glenda, i due figli Riccardo e Filippo, la mamma Marina e la sorella Francesca. I funerali si terranno martedì 11 Novembre nella chiesa di Saletto.

La vicenda

Tutto è iniziato nella giornata di domenica scorsa, 1 Novembre, quando Christian ha accusato malessere generale, accompagnato da qualche linea di febbre e da uno sfogo cutaneo. Lunedì poi, si è reso necessario il ricovero a Schiavonia, per essere poi successivamente trasferito all’ospedale di Piove di Sacco. Dopo una serie di esami clinici, compresi gli esami del sangue, si è notato che Trevisan presentava un numero di piastrine molto al di sotto del normale limite. Gli altri esami invece sono risultati negativi, compreso il tampone per il Covid.

Come raccontato dalla sorella Francesca, Christian sembrava stare bene. Invece la situazione è precipitata nella giornata di giovedì, quando si è verificata un‘emorragia cerebrale non operabile. La sua morte è ancora avvolta nel mistero, non si riesce a capire infatti a cosa sia dovuto il numero eccessivamente basso delle piastrine nel suo sangue.

Il suo trapasso, avvenuto in modo così tragico, ha gettato nella disperazione familiari, amici e anche la comunità per la quale aveva ricoperto il ruolo di assessore, oltre che negli ultimi anni divenire vicepresidente della società di calcio locale.

La famiglia, con un bel gesto di altruismo, ha deciso di donare i suoi organi, in modo che altre persone possano continuare il loro percorso di vita.