Intervistata da diverse testate, la presidente della Società italiana di anestesia Flavia Petrini la sua opinione in merito alla necessita di un lockdown nazionale per far fronte all’emergenza sanitaria: “Credo che siamo ancora in tempo per evitare la chiusura di tutto il Paese, rispettando le norme“. Secondo gli esperti infatti, saranno necessari i prossimi dieci giorni per capire se le misure regionalizzate attuate finora dal governo sono state realmente efficaci nel contrastare la seconda ondata della pandemia.
Covid, avremo un lockdown nazionale?
Nonostante i continui avvisi dell’Istituto Superiore di Sanita e degli esperti del ministero, la Petrini confida in una risoluzione della questione coronavirus senza il dover ricorrere un nuovo locdown: “Io ho una visione un po’ più ottimistica, perché a differenza della prima ondata il Ministero ha messo a punto degli strumenti che – attraverso incontri continui con Regioni, cabina di regia, Iss e Cts – fanno sì che si possono valutare in maniera più sartoriale le chiusure da operare“.
Il riferimento della presidente della Siaarti è ovviamente alla suddivisione del territorio nazionale in zone gialle, arancioni e rosse, attuata in base alle sensibili differenze che intercorrono tra le diverse regioni; differenze che ha evidenziato la stessa Petrini: “Noi come tecnici stiamo monitorando, sulla base delle precedenti chiusure, quanto la curva di sta modificando e non è uguale in tutte le Regioni: ci sono degli elementi che vanno ad appesantire il rischio che dipendono anche da quanto è resiliente ed elastico il sistema sanitario e sociale. Io credo che ogni cittadino dovrebbe rendersi conto di quanto sono sofferenti gli ospedali, anche solo per il monitoraggio dei tamponi”.