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Brescia, Cristian Gritti è morto schiacciato tra il camion e la ruspa

Cantieri bresciani, Cristian Gritti è morto schiacciato fra un camion e una ruspa

È morto sul colpo schiacciato fra due mezzi l'operaio bergamasco Cristian Gritti.

Cristian Gritti, un operaio bergamasco di 42 anni, è morto schiacciato fra un camion e una ruspa. Lo piangono la moglie Sara, le figlie, i genitori e il fratello.

Morto schiacciato tra camion e ruspa

Non c’è stato nulla da fare per Cristian Gritti, 42enne di Carobbio degli Angeli, in provincia di Bergamo. Si tratta dell’ennesima vittima dei cantieri bresciani. La ricostruzione dell’accaduto, avvenuto nella mattinata di lunedì 9 novembre, è stata affidata ai carabinieri, con il supporto dei tecnici del Servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro di Ats. L’uomo lavorava lungo la Sp19 a Cazzago San Martino. Pare che poco dopo le 10.30 l’operaio sia sceso dal camion, di proprietà dell’azienda di famiglia – la Ghitti Costruzioni – e proprio in quell’istante la ruspa che aveva di fronte si è mossa all’indietro. Il conducente del mezzo non si sarebbe accorto di aver colpito qualcuno, ma solo di aver bottato il camion: appena sceso per verificare, si è trovato di fronte il 42enne privo di sensi, schiacciato tra i due mezzi in un lago di sangue.

Parte del cantiere è sotto sequestro

Immediata è stata la chiamata al 112, ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: Cristian Gritti è morto sul colpo. La centrale operativa ha inviato sul posto l’automedica, oltre ad un’ambulanza di Soccorso Pubblico Franciacorta, ma il personale medico e i soccorritori hanno potuto soltanto costatare il decesso. I mezzi e l’area di cantiere interessata all’infortunio mortale sono stati posti sotto sequestro. Si tratta del quarto morto nei cantieri bresciani in poco più di un mese e mezzo: l’ultima vittima poco più di circa dieci giorni fa in un cantiere privato in ristrutturazione di Padenghe, sul lago di Garda. La salma di Gritti tornerà presto a casa: lo piangono la moglie Sara e le figlie Aurora e Maria Tina, di 7 e 10 anni, i genitori Maria Rita e Claudio, il fratello Gianni, il quale lavorava con lui nel cantiere.