> > 5 nuove Regioni arancioni e una rossa: la firma del ministro Speranza

5 nuove Regioni arancioni e una rossa: la firma del ministro Speranza

nuove Regioni arancioni

Ora è ufficiale: il ministro della Salute ha firmato l’ordinanza che individua 5 nuove Regioni diventate zona arancione e una nuova zona rossa.

Mentre in Italia si dibatte sulla divisione della Penisola in 3 fasce che ancora non riescono a convincere, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con la quale vengono riconosciute 5 nuove Regioni arancioni e una nuova Regione che diventa zona rossa.

Nuove Regioni arancioni

Il viceministro Sileri lo aveva anticipato: “Alcune regioni avranno misure più restrittive”. Ora è ufficiale: il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che individua 5 nuove Regioni che escono dalla zona gialla e diventano arancione a causa del maggior rischio di contagio diffuso sul territorio.

Si tratta di Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria.

La nuova zona rossa

La Provincia autonoma di Bolzano, invece, diventa zona rossa. Restano area gialla Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto. In queste Regioni appare minore il rischio di contagio. Sono zona arancione Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria.

Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano sono invece le Regioni a zona rossa, dove il rischio e l’incidenza del Covid-19 risultano maggiori.

Le Regioni devono rispondere a 21 criteri e il ministro Speranza ha sottolineato: “Sono lì da 24 settimane: se per tre settimane una Regione non dà i dati diventa zona rossa”. Questi dati devono essere poi incrociati con quelli dell’Iss per delineare l’andamento del contagio. Dopo alcuni giorni di discussioni tra governatori delle Regioni ed esecutivo, “c’è un clima più confortevole”, ha tenuto a sottolineare il ministro della Salute, il quale ha parlato anche di “maggiore collaborazione”, perché “anche loro capiscono che la situazione è grave”.