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Presidente degli Ordini dei medici avverte: "Serve lockdown totale"

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Per il presidente dei medici italiani il lockdown totale di un mese potrebbe essere l'unica soluzione per contenere i contagi entro Natale.

Il presidente degli ordini dei medici italiani Filippo Anelli ancora una volta lancia un allarme in chiave coronavirus, affermando l’importanza di un lockdown totale per un mese. Per il presidente, infatti, già a Natale sarebbe troppo tardi e il sistema sanitario potrebbe trovarsi al collasso anche a causa del picco influenzale.

Presidente ordini dei medici: “Lockdown totale”

In un’intervista al Corriere della Sera, ancora una volta il presidente degli Ordini dei medici Filippo Anelli (Fnomceo) non usa mezzi termini: “Serve lockdown totale di un mese per contenere il contagio da covid“.

Per Anelli già adesso il sistema sanitario è in forte affanno e i posti letti utilizzati per malati covid stanno mettedo a dura prova le vite degli altri pazienti cronici.

Per Anelli, la suddivisione della penisola in zone non sembra una soluzione efficace: “Gli italiani non hanno capito che finire in zona gialla, non equivale a poter fare il comodo proprio. Le immagini dei centri storici affollati e delle spiagge piene sono raccapriccianti. È la riprova che la gravità della situazione del nostro Paese non è stata compresa. Il peggio deve ancora venire”.

Natale a rischio

Uno scenario che potrebbe peggiorare nel breve tempo, comromettendo seriamente il Natale: “Fra Natale e l’inizio del 2021 i casi di influenza si sommeranno a quelli di Covid e i pronto soccorso saranno pieni. Siamo ancora in tempo di evitare tutto questo con un lockdown esteso a tutta Italia, della durata di un mese. In un paio di settimane si potrebbe raggiungere il picco della seconda ondata e così comincerebbe la discesa con il progressivo decongestionamento degli ospedali”.

Per Anelli, infatti, entro un mese si potrebbero registrare circa 30mila persone in ospedale e 10mila morti in più. “Mi ha chiamato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Mi ha detto che condivide la mia preoccupazione ma che ha fiducia sugli effetti di questi provvedimenti”, chiosa infine il presidente dei medici.