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Strage di Carignano: le parole della vicina e del sindaco

Strage di Carignano

I commenti sulla strage di Carignano delle persone che conoscevano la famiglia coinvolta.

Lunedì 9 novembre 2020, all’alba, la cittadina di Carignano, alle porte di Torino, si è svegliata con la notizia di una strage di famiglia. Alberto Accastello, 40 anni, ha preso la sua pistola, comprata lo scorso ottobre, e ha sparato alla moglie, ai due figli gemelli e al cane, per poi suicidarsi. L’unica sopravvissuta è la piccola Aurora, che al momento sta lottando tra la vita e la morte in ospedale. Una strage che nessuno avrebbe mai immaginato potesse accadere, perché l’uomo non aveva mai dato segni di squilibrio o di violenza. Fanpage.it ha raccolto le reazioni di chi conosceva la famiglia.

Reazioni dopo la strage di Carignano

La piccola cittadina è completamente sconvolta per quello che è accaduto, come hanno spiegato il sindaco e la vicina di casa della famiglia. “Ancora ieri sera li ho visti qua i bambini…mi guardavano… venivano a trovarmi perché io ho una nipote, giocavano insieme. Ho ancora quegli occhietti davanti” ha raccontato la vicina di casa della famiglia. “Perché abbiamo dovuto subire una cosa così non lo so…Siamo arrivati in un mondo cattivo…” ha aggiunto la donna. “Io quegli occhi di ieri sera che mi guardavano, Ale aveva un visino da angioletto, aveva sempre quel visino sorridente… Sono famiglie distrutte” ha continuato la vicina. “Non posso dire niente, lui era un bravo ragazzo, un grande lavoratore” ha spiegato la donna, che ha dato la colpa anche alla situazione che tutti stanno vivendo a causa del Covid. “Ha tolto la libertà alla gente sta cosa. Ha tolto l’armonia. Ha fatto andare la gente in depressione. Io non riesco più a capire nulla. Ha cambiato l’umore a tutti. Vivi nel terrore, nell’ansia e nella paura, che ti infondono anche” ha spiegato la donna.

Conoscevo le vittime, conoscevo in particolare il ragazzo, poi i bimbi li avevo visti. L’ho appreso stamattina, me lo ha comunicato il maresciallo dei carabinieri, è stata una notizia che mi ha dato un pugno nello stomaco. Sono rimasto senza parole. Una cosa che ha colpito tutta la comunità carignanese, perché queste tragedie non hanno spiegazioni e non vogliamo cercare spiegazioni ma solamente essere vicini alla famiglia e cercare di aiutarli in questi momenti difficilissimi” ha spiegato il sindaco di Carignano. “Il problema è solo la tragedia, perché è quello che ci rimane, che rimane a tutta la comunità e che in qualche modo dovremo cercare di superare insieme, di aiutare la famiglia a superarla” ha aggiunto il sindaco, che ha spiegato che non c’erano sospetti prima della tragedia. “La mente umana è una cosa strana, non si può entrare nella mente delle persone, è difficile capire cosa uno pensa” ha aggiunto il sindaco, che ha espresso il suo dolore e il suo affetto per la famiglia.