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Galli: "Siamo in guerra, d'accordo con il lockdown in tutta Italia"

Massimo Galli

Massimo Galli condivide l'appello dei medici di istituire un lockdown in tutta Italia: la situazione, ha spiegato, è diventata gravissima.

Il direttore del reparto di Malattie Infettive del Sacco Massimo Galli si torva d’accordo con la richiesta da parte dell’Ordine dei medici di istituire un lockdown in tutta Italia per limitare la diffusione del coronavirus: “Siamo come in guerra, sotto assedio. Lo si vuole capire?“.

Galli: “Sì a lockdown in tutta Italia”

Intervistato dalla Voce di Rovigo, il medico ha definito la situazione “non grave, gravissima“. Soprattutto dopo le immagini relative alle piazze e ai lungomare pieni del fine settimana, sintomo che c’è una pericolosa tendenza a trasgredire e a non voler capire che siamo nel pieno di una guerra contro un nemico, il virus, non disponibile ad una trattativa.

La gente non ha capito niente“, ha aggiunto citando anche il caso di Milano in cui diversi cittadini hanno organizzato una cena la sera prima dell’istituzione della zona rossa. Se infatti a marzo c’era adesione e obbedienza alle regole, oggi si assiste a scene di assembramenti causate a suo dire anche dalla poca chiarezza delle misure: “Non è possibile che le persone, se i centri commerciali sono chiusi, si ammassino all’Ikea che invece può restare aperta a causa di norme poco chiare“.

Di qui una critica alle discussioni tra politici di vario livello che andrebbero lasciate da parte in un momento emergenziale come questo. Il riferimento è allo scaricabarile tra governo e regioni dettato per lui dal fatto che nessuno vuole prendersi la responsabilità di scelte impopolari. Infine un attacco alle “sciocchezze” di chi in estate ha minimizzato la situazione. Una cosa che ha ritenuto grave ancor più grave perché a farlo non sono state solo persone che non hanno dimestichezza con la materia, ma anche medici che invece l’argomento lo conoscono bene. “Alla fine il cittadino si trova spiazzato e senza certezze“, ha concluso.