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Genovese arrestato per stupro: Roberto Bolle avverte la polizia

alberto genovese roberto bolle

La sera in cui Genovese venne arrestato per stupro, la polizia ricevette la denuncia di Roberto Bolle, suo vicino di casa.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nella notte dell’11 ottobre in cui l’imprenditore Alberto Genovese era stato arrestato per stupro, a dare un primo allarme di quanto stesse accadendo nell’abitazione fu l’etoile Roberto Bolle. La polizia invitò il padrone di casa ad abbassare la musica, ignara di ciò che stava accadendo.

Genovese arrestato: la chiamata di Roberto Bolle

Come già sappiamo, Alberto Genovese, noto imprenditore e fondatore di Facile.it (azienda che ha lasciato nel 2014 e in cui oggi non ricopre alcun ruolo operativo) è stato arrestato per lo stupro di una 18enne, ma secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, pare che a dare il primo allarme fu l’etoile Roberto Bolle, suo vicino di casa.

Secondo le ricostruzioni di inquirenti e del quotidiano, il noto imprenditore diede vita ad una festa chiassosa sulla sua terrazza milanese, in tarda serata. Le urla e gli schiamazzi infastidirono non poco i vicini di casa, che allertarono la polizia.

casa alberto genovese

Una volta giunte all’abitazione, le volanti intimarono Genovese ad abbassare la musica, ma secondo quanto afferma la ragazza stuprata, pare che l’orrendo atto sessuale si consumò pochi minuti dopo l’arrivo della polizia.

Intanto la festa prosegue. Verso l’1.30 arriva proprio la seconda chiamata di Bolle, che già in passato aveva denunciato l’imprenditore per disturbo della quite pubblica. All’arrivo delle polizia però il domestico rassicurò della fine della festa e così la volante se ne andò.

Recidivo

Secondo quanto ricostruisce la pm Rosaria Stagnaro, quella dell’11 ottobre non si rivelò l’unica festa in cui giovani donne denunciarono molestie e uso illegale di droghe.

L’ordinanza che il gip ha convalidato per l’arresto dell’imprenditore fornisce un quadro seriale, e quindi recidivo di Genovese. Anche nel caso della notte dell’11 ottobre, infatti, gli inquirenti ritrovarono droga in abbondanza.