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Fino a 6 anni di reclusione per chi mente sull'autocertificazione

carcere fino a 6 anni per chi mente sullo spostamento

Per chi viene fermato e mente sugli spostamenti dichiarati nell'autocertificazione, sono previste sanzioni anche penali, compresa la reclusione.

Cambia di nuovo la colorazione di alcune regioni, in base al rischio legato all’epidemia da Coronavirus. Da oggi, infatti, 5 regioni entrano in zona arancione, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria, mentre la provincia autonoma di Bolzano passa in zona rossa. Previste anche delle sanzioni per chi mentirà sui propri spostamenti, se questi non saranno corrispondenti a quanto dichiarato nell’autocertificazione.

Le sanzioni previste per chi mente sull’autocertificazione

Dell’entrata in vigore sulle nuove misure previste per le regioni, che a partire dalla giornata dell’11 Novembre, si troveranno con nuove restrizioni, ha dato conto il ministro della Salute Speranza, con una nota sul proprio sito, in cui si legge: –“Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sentiti i presidenti delle Regioni interessate, ha firmato l’ordinanza che individua le regioni che passano dall’area gialla a quella arancione e rossa (rischio alto, livello 3 l’area arancione; rischio alto, livello 4 l’area rossa)”.

Per chi dichiarerà il falso rispetto a quanto presente nell’autocertificazione sui propri spostamenti, le sanzioni sono pesanti: si rischia infatti la multa per il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 495 del codice penale, il quale viene punito con la reclusione da uno a sei anni. Mentre se si esce di casa e si è positivi, può scattare la denuncia per il reato di epidemia colposa, con una pena prevista da sei mesi a tre anni. 

Non ci sono però solo queste regioni, ma entro fine settimana, se i dati non saranno migliori, anche altre 4 rischiano di cambiare colore: tra queste ci sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto e sopra tutte la Campania

Si pensava che nella giornata del 10 novembre, la Campania sarebbe passata in zona arancione o addirittura rossa. Scelta non condivisa nel modo più assoluto dal governatore De Luca, che ha commentato: -“Solleciterò nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell’Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all’epidemia. Non sono assolutamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito”.