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Myrta Merlino: "Molti ospedali in ebollizione. Si va verso lockdown"

Myrta Merlino lockdown

Ospite a DiMartedì, la giornalista Myrta Merlino denuncia: "Non funziona niente" e il personale sanitario "non ce la fa più".

Mentre si aggrava il bilancio dei contagi in Italia e sembra peggiorare la situazione in diverse Regioni, il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che individua 5 nuove zone arancioni e una nuova zona rossa. Per Myrta Merlino è indice di una situazione sempre più preoccupante, soprattutto per le strutture sanitarie che faticano a reggere: per la giornalista si andrà verso un lockdown generalizzato.

Myrta Merlino: “Si va verso lockdown”

Già alla fine di ottobre, Myrta Merlino aveva definito “inevitabile” un secondo lokdown nel nostro Paese. Poi a L’aria che tira, nel corso della puntata del 6 novembre, non ha nascosto le sue critiche, dichiarando: “La mia sensazione è di uno scoramento generale. Roberto Speranza sta perdendo la mitezza e la pazienza? Francamente pure noi. Per la conduttrice, “qualunque cosa facciamo non riusciamo a bloccare questo virus. I numeri sono molto pesanti, parliamo di 34mila casi, che però sono i contagiati e non i malati. Ma c’è quel numero, 445 morti, quei numeri ahimè sono persone”.

A distanza di pochi giorni, la giornalista di La 7 è tornata sulle sue considerazioni e ha dato voce a medici e infermieri che nelle strutture sanitarie sono già allo stremo. Ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, ha sottolineato: Molti ospedali in Italia sono in uno stato di ebollizione. I medici implorano di avere un lockdown.

Confrontandosi con il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ha aggiunto: Non funziona niente. Non ci sono i percorsi puliti rispetto ai percorsi sporchi Covid, non ci sono le terapie intensive, non ci sono quelle subintensive. I reparti stanno scoppiando, le normali visite e le operazioni vengono cancellate. La giornalista ha ribadito la sua posizione, ritenendo sempre più vicino un lockdown generalizzato. Per lei, al momento, si sta solo perdendo tempo. “Abbiamo una percezione forte da parte di chi sta in trincea, che ci dice in maniera univoca da Nord a Sud “non ce la facciamo più”, ha concluso la Merlino.