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Vaccino antinfluenzale, mancano ancora 15 milioni di dosi

In diverse Regioni italiane mancano ancora milioni di dosi di vaccino antinfluenzale

Mancano ancora milioni di dosi di vaccino antinfluenzale in Italia. Alcune regioni non sono coperte.

Sebbene quest’anno con l’arrivo dell’autunno l’Italia abbia fatto domanda di molte più dosi di vaccino antinfluenzale, ancora diverse Regioni non sono coperte. Mancano 15 milioni di dosi.

Vaccino antinfluenzale: mancano milioni di dosi

Mentre si attende un vaccino contro il Covid-19 sicuro e accessibile, quest’anno sempre più persone ricorrono al vaccino antinfluenzale. Già da tempo le Regioni avevano cominciato ad attrezzarsi per disporre di ulteriori dosi in modo da coprire una parte più ampia della popolazione, in particolare per quanto riguarda le fasce a rischio. Ma ad oggi mancherebbero ancora 15 milioni di dosi. Secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, le Regioni hanno acquistato ben 18 milioni di dosi quest’anno, contro le 11 dell’anno scorso. Ma pare che non tutti i vaccini siano arrivati negli studi medici. Tanto meno nelle farmacie, a cui ne erano stati promessi 1,3 milioni da somministrare a chi non rientra nella fascia a rischio, vale a dire tra 6 mesi e i 6 anni e sopra i 60 anni. Al momento sarebbero state somministrate in totale tra le 2,5 e le 3 milioni di dosi.

La situazione nelle Regioni

In Lazio, per 5,8 milioni di abitanti sono state acquistate 2,4 milioni di dosi e 700mila sarebbero state somministrate; in Piemonte su 4,3 milioni di abitanti, sono stati fatti circa 380mila vaccini su 1,1 milioni di dosi acquistate. Anche in Veneto, Sicilia, Toscana e Sardegna si starebbe procedendo a vaccinare gran parte della popolazione. Sono molte però le regioni che mancano all’appello. Già qualche settimana fa la fondazione Gimbe aveva lanciato l’allarme sui vaccini antinfluenzali, specificando come la maggior parte delle Regioni mancasse di scorte adeguate per rispondere a una domanda di vaccini necessariamente più alta, viste le circostanze.

Scoperta anche la fascia a rischio

Secondo i ricercatori, in alcune zone non si arriverebbe neppure a garantire il vaccino per il 75% della fascia a rischio. Il presidente della fondazione, il dottor Nino Cartabellotta, aveva spiegato: “L’esigua disponibilità di vaccino antinfluenzale nelle farmacie è riconducibile ad almeno tre determinanti. Innanzitutto, il Ministero della Salute e la maggior parte delle Regioni non hanno previsto con largo anticipo la necessità di aumentare le scorte per la popolazione non a rischio. In secondo luogo, l’aumentata domanda sui mercati internazionali, insieme al ritardo con cui sono stati indetti i bandi di gara, ha impedito ad alcune Regioni di aggiudicarsi il 100% delle dosi richieste. Infine, le farmacie non sono riuscite ad approvvigionarsi per mancata disponibilità del vaccino sul mercato“.