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Modena, focolaio in un centro disabili: 20 positivi

Scoperto a Modena focolaio in centro disabili: 20 positivi

Nel Modenese è stato scoperto un focolaio Covid in una struttura per ragazzi disabili.

A Montese, in provincia di Modena, è stato individuato un focolaio di Covid in un centro che accoglie ragazzi disabili: sono 20 le persone positive fra operatori e ospiti. Il presidente Asp, Marco Franchini: “Stiamo seguendo il protocollo”.

Focolaio in centro disabili a Modena

Sebbene mercoledì 11 novembre sia stato rilevato un lieve calo dei contagi da Covid-19 a Modena e provincia, il maggior numero dei casi positivi si concentra a Modena città (151), a Carpi (64) e a Sassuolo 37. Dopo aver attaccato molte Rsa, il Covid è arrivato anche al centro socio riabilitativo residenziale per disabili “Il Melograno” di Montese. Nella struttura, gestita dall’Asp di Vignola, sono risultati positivi ai tamponi rapidi 15 ospiti su 17, oltre a 5 dei 21 operatori. Occorrerà comunque attendere i test sierologici, il cui esito sarà noto nei prossimi giorni, per accertare gli effettivi casi di positività.

Le parole di Marco Franchini, presidente Asp

La presenza del focolaio nel centro disabili è stata confermata dal presidente dell’Asp, Marco Franchini, il quale ha spiegato: “I primi casi di cinque ragazzi che avevano la febbre li abbiamo registrati venerdì scorso. Senza sapere di cosa si trattasse, ma ovviamente aspettandoci sempre il peggio e sospettando che si trattasse di Covid, abbiamo fatto scattare il protocollo che avevamo già predisposto in caso di emergenza, isolando uno a uno tutti i 17 ospiti. Abbiamo poi disposto i tamponi rapidi e, appunto, 15 su 17 sono risultati positivi. Tra gli operatori, i positivi sono invece 5 su 21. Ci siamo messi subito in contatto anche coi familiari di tutti i ragazzi e, devo sottolinearlo, ho ricevuto una grande vicinanza dalle famiglie, cosa non affatto scontata e che mi ha fatto molto piacere. Una grande risposta l’ho avuta anche da tutto il personale, che ringrazio: nessuno si è tirato indietro, ma, anzi, tutti hanno ribadito la loro disponibilità a venire a lavorare (ovviamente rimangono in isolamento gli operatori trovati positivi, ndr). Poi ha concluso: “Questo è il momento per stare uniti. Tutti i ragazzi e gli operatori contagiati stanno bene e non presentano pressoché sintomi. A tutti, peraltro, è passata la febbre. È importante che il virus abbia un decorso non pesante”.