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Dal Cardarelli: "L'autore del video all'uomo morto è un disturbato"

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L'autore del video dell'uomo morto al Cardarelli viene descritto come "disturbato".

Le immagini dell’uomo morto nel bagno dell’Ospedale Cardarelli di Napoli hanno suscitato grandi polemiche nelle scorse ore e il nosocomio, grazie ad un’indagine interna, è riuscito a risalire all’autore del video. Si tratta di Rosario La Monica, definito da Fiorella Paladino, primario del Pronto soccorso Obi del Cardarelli, come “un uomo disturbato che nel breve tempo nel quale è stato ricoverato ha tenuto un comportamento ossessivo”.

Uomo morto al Cardarelli: l’autore del video

La dottoressa è fortemente critica nei confronti dell’autore del video: “Tutto il personale del pronto soccorso – ha detto al Mattino – si sottopone a turni massacranti per fronteggiare il continuo arrivo di pazienti. È molto triste che quest’uomo abbia approfittato di ogni istante nel quale aveva modo di essere solo per portare avanti la sua ossessione, usando la sofferenza di altri pazienti e il nostro ospedale quasi come un set per girare video che ha poi postato sui social”. La Monica sostiene invece che i soccorsi da parte del personale medico sarebbero arrivati solo diverso tempo dopo il decesso dell’uomo e che, più in generale, medici e infermieri non eserciterebbero al meglio il loro lavoro.

A diffondere per primo il video online è stato invece Agostino Romano, consigliere della IX municipalità Soccavo-Pianura di Napoli, che ha così spiegato il suo gesto in un’intervista a Fanpage: “Il video è stato girato da un paziente l’ho ricevuto alle ore 16.30 da un mio amico molto fidato con preghiera di pubblicazione sui social, ho deciso di pubblicarlo per far vedere a tutti quello che stiamo vivendo a Napoli e in Campania. Se fossi stato io la famiglia di quel poveretto – aggiunge il consigliere – avrei ringraziato chi lo ha messo in Rete, perché l’ho aiutato a fare chiarezza su una morte che ha molti punti oscuri”.

Proseguono intanto le indagini con il pm Liana Esposito che ha disposto il sequestro della salma per chiarire in maniera definitiva le cause della morte dell’uomo. La famiglia della vittima ha nel frattempo sporto denuncia e per questo la polizia ha acquisito tutta la documentazione clinica.