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Dpcm, palestre chiuse: ma si possono organizzare corsi all'aperto?

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Il dpcm vieta le attività delle palestre al chiuso, ma in tanti hanno spostato i corsi e gli allenamenti all'aperto.

Il dpcm del Governo ha chiuso le palestre nelle zone rosse, arancioni e gialle. Le attività sportive possono essere praticate soltanto all’aperto, nel rispetto del distanziamento sociale di almeno due metri. Per questa ragione molti gestori hanno deciso di spostare i propri corsi all’esterno delle proprie strutture oppure nei parchi e nelle spiagge delle città, ove accessibili. Eppure, è doveroso chiedersi: questa pratica è permessa dalle norme?

I corsi all’aperto sono consentiti?

Le attività sportive all’aperto, anche se organizzate dai gestori delle palestre, sono consentite dal dpcm. Gli spazi pubblici e i parchi, infatti, eccetto che in caso di eventuali ordinanze regionali, sono accessibili purché si rispettino le norme per evitare la diffusione del Coronavirus

L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e private, sono consentite nel rispetto del distanziamento sociale e senza alcun assembramento“, si legge nel dpcm. A una prima lettura vengono esclusi i corsi in questione. In realtà, successivamente, viene precisato che “l’attività sportiva o motoria all’aperto è sempre consentita presso aree attrezzate o parchi pubblici, purché nel rispetto della distanza interpersonale di almeno 2 metri (per l’attività sportiva) o 1 metro (per l’attività motoria)“.

I corsi, dunque, devono essere con un numero ridotto di partecipanti e questi ultimi devono rispettare le norme di distanziamento, oltre a non dovere praticare sport di contatto.