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Parla la nipote del paziente morto al Cardarelli: "Voglio giustizia"

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Sui social la nipote di Giuseppe Cantalupo, il paziente morto al Cardarelli, ora chiede giustizia per i responsabili.

La nipote di Giuseppe Cantalupo, paziente del Cardarelli di Napoli morto a 84 anni in un bagno. L’episodio è stato ripreso in un video da un altro paziente, e mentre De Luca denuncia l’autore delle riprese, la nipote grida sui social: “Mio nonno merita giustizia, vogliamo i responsabili”.

Morto al Cardarelli, lo sfogo della nipote

Il video della morte di Giuseppe Cantalupo, paziente di 84 anni dell’Ospedale Cardarelli di Napoli ha suscitato molte polemiche sui social, e ora la nipote della vittima chiede giustizia.

Mentre il governatore della Campania de Luca invita i dirigenti ospedalieri a denunciare Rosario La Monica, paziente e autore del video, la nipote di Cantalupo si sfoga sui social: “Mio nonno merita giustizia e non ci fermeremo finché non saranno accertate colpe e responsabilità”.

Morire così non è accettabile – continua la ragazza – Era mio nonno, il mio migliore amico”. Una denuncia in piena regola contro l’abbandono dei pazienti covid in piena emergenza sanitaria: “È vero, il Covid esiste ed è un brutto male, ma il vero virus è l’egoismo delle persone che non sanno prendersi cura dei pazienti, i quali vengono abbandonati in un letto, al loro destino, ormai quasi deciso”.

“Oltraggio alla dignità umana”

La nipote torna poi a parlare del contenuto del video, che reputa “brutale” e allo stesso tempo testimone dell’indifferenza umana mostrata da medici e infermieri. “Da vigliacchi, non hanno avuto il coraggio di dirci le condizioni in cui era stato ritrovato, ha chiosato la ragazza.

In conclusione, la giovane elenca tutte le sue perplessità sul decesso del nonno: “Come si è ritrovato solo in quel bagno? Come ci è giunto? Non era in condizioni di giungere al bagno autonomamente. Dov’erano gli infermieri? I dottori? Dov’erano i controlli? Neppure il riconoscimento del corpo ci hanno permesso di fare. Che oltraggio alla dignità umana.

Tutti quesiti che la nipote non vuole di certo far passare in cavalleria, pretendendo giustizia: “Questa storia non può, e non deve andare nel dimenticatoio. Deve giungere a chi di competenza, affinché si attivi per poter migliorare la situazione di tanti altri anziani che si ritrovano soli in un ospedale”.