> > Perché la Campania è in zona rossa: i dati su nuovi contagi e ospedali

Perché la Campania è in zona rossa: i dati su nuovi contagi e ospedali

campania zona rossa perché

Casi positivi, ospedali saturi e nuovi focolai: perché la Campania è passata dalla zona gialla alla zona rossa.

Dopo polemiche, richieste e confronto tra governo e Regione, anche la Campania è diventata zona rossa: a far propendere per questa strada sono stati il numero dei nuovi contagi rispetto ai tamponi effettuati, l’indice di trasmissibilità del virus e la saturazione delle strutture ospedaliere.

Perché la Campania è in zona rossa

I tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, sulla base dei nuovi dati e delle relazioni ministeriali degli ispettori giunti a Napoli in visita negli ospedali, hanno constatato una situazione ad alto rischio che ha reso necessario l’introduzione di misure più restrittive. Una testimonianza lampante della difficoltà in cui versano i nosocomi è stata tristemente offerta da un video girato al Cardarelli che immortala un paziente morto in bagno e un Pronto Soccorso allo stremo.

A fare la differenza sono anche stati i nuovi focolai. In particolare ce ne sono stati 3 in più nelle residenze per anziani rispetto alla settimana precedente. La situazione rimane comunque difficile anche in tutto il resto d’Italia, tanto che nel monitoraggio dell’ISS si legge che “tutte le Regioni sono classificate a rischio alto di un’epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane“.

Il passaggio alla zona rossa prevede la chiusura di bar, ristoranti e negozi ad eccezione di quelli che vengono generi alimentari, farmacie, tabaccherie e parrucchieri. Ma anche il divieto di uscire dal proprio domicilio se non per comprovate esigenze e la didattica a distanza a partire dalla seconda media. In Campania rimarranno però chiuse tutte le scuole di ordine e grado come deciso con un’ordinanza regionale.