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Vaccino Pfizer: a chi spetta per primo e quali i Paesi con più dosi

vaccino Pfizer a chi per primo

I primi a essere vaccinati saranno medici e personale sanitario. I cittadini tra 70 e 79 anni riceveranno 6.006.830 dosi di vaccino anti-Covid.

Sono 10 i vaccini in fase finale di sperimentazione. In una prima categoria rientrano i vaccini che usano il virus inattivato. Il secondo tipo, invece, ha l’obiettivo di introdurre nell’organismo la proteina spike sintetizzata, la quale innesta la risposta immunitaria. Rientrano in tale classificazione, il vaccino su cui lavora AstraZeneca, ma anche quello statunitense della Johnson&Johnson. Il terzo tipo racchiude quelli attraverso i quali vengono iniettate sequenze di Rna, che inducono le cellule a produrre la proteina spike. È il caso dei vaccini di Moderna e Pfizer. Una quarta categoria di vaccini, infine, usa una sequenza di Rna del virus che consente di sintetizzare proteine o loro frammenti. Quest’ultime, iniettate nell’organismo insieme ad altre sostanze, inducono la risposta immunitaria, come nel caso del vaccino della Novovax. Ma finora sembra essere il vaccino Pfizer il più sicuro: mentre Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ne comunica la disponibilità da metà gennaio 2021, molti cittadini vorrebbero sapere a chi spetta per primo e quali Paesi riceveranno più dosi.

Vaccino Pfizer, a chi andrà per primo

Dalle ultime analisi condotte, sembrerebbe che sia proprio il vaccino Pfizer il più sicuro testato finora. Garantendo un’efficacia del 90% nel prevenire i sintomi, la notizia ha aperto nuove speranze nella lotta contro il coronavirus. Ursula Vonder Leyen, presidente della Commissione europea, ha dichiarato di aver autorizzato “un contratto per un massimo di 300 milioni di dosi del vaccino sviluppato dalla società tedesca Biontech e Pfizer”. Quindi ha fatto sapere: “Il nostro piano è di distribuirlo rapidamente, ovunque in Europa. È il quarto contratto con un’azienda farmaceutica per l’acquisto di vaccini. E ne arriveranno altri. Perché abbiamo bisogno di un ampio portafoglio di vaccini basati su diverse tecnologie. Abbiamo già iniziato a lavorare con gli stati membri per preparare campagne di vaccinazione nazionali. Ci siamo quasi. Nel frattempo, dobbiamo essere prudenti e stare al sicuro“. In una prima tranche l’Italia riceverà più del 13% del totale, ovvero 27 milioni di dosi.

Secondo i dati mostrati a “Porta a porta”, i primi a ricevere le dosi del vaccino anti-Covid saranno i medici, con 457.618. Segue l’intero personale sanitario, con 452.712. Con 364.417 dosi, ci saranno poi le forze dell’ordine e con 167.252 i militari. Gli ultracentenari avranno 15.804. A ricevere più dosi sono le persone con un’età compresa tra i 70 e i 79 anni, con 6.006.830. Seguono i cittadini tra gli 80 e gli 89 anni, con 3.647.476 e quelli tra i 90 e i 99 anni, con 779.7698.

In base al numero degli abitanti, sarà la Germania il Paese europeo a ricevere più dosi di vaccino, con il 18.51%. Seguono Francia (15,03%) e Italia (13,59%). Quarto Paese per quantità di dosi di vaccino sarà la Spagna, con 10,44%. Segue la Polonia con 8,52%. Con dosi 4,41% c’è la Romania, poi Olanda con 3,83%.

Il Belgio riceverà 2,55% dosi di vaccino anti-Covid, la Grecia il 2,42% del totale, la Repubblica Ceca il 2,37%. Seguono Portogallo (2,31%), Svezia (2.24%), Ungheria (2,20%), Austria (1,97%) e, infine, Bulgaria (1,59%).