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Covid, Burioni ottimista: "Abbiamo un vaccino che funziona"

Burioni

Roberto Burioni, ospite a Che Tempo che Fa, ha spiegato che con il vaccino si inizia a vedere finalmente la luce in fondo al tunnel.

Roberto Burioni è stato ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” su Rai3, per commentare i numeri della pandemia da Coronavirus in Italia. Il virologo ha parlato anche del vaccino contro il Covid, facendo riferimento al recente annuncio della Pfizer. L’esperto ha voluto dare un po’ di speranza, spiegando che si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel.

Burioni sul Covid

I dati purtroppo ancora non sono particolarmente buoni. C’è una diffusione molto ampia del virus, ci sono molti ricoveri in terapia intensiva. Dobbiamo avere pazienza, perché come sappiamo i casi che vediamo oggi risalgono a contagi di settimane fa” ha spiegato Burioni nel salotto di Fazio. Il virologo ha spiegato che il vaccino contro il Covid è una delle più grandi imprese della scienza. “Un immenso sospiro di sollievo, di una luce in fondo al tunnel” ha commentato l’esperto, riferendosi alla vaccinazione. Burioni si è riferito all’annuncio della Pfizer, definendola “un’importantissima casa farmaceutica“. Burioni ha voluto spiegare nei dettagli come funziona il vaccino e come la Pfizer ha potuto stabilire che l’efficacia è del 90%.

Sono state prese 40.000 persone, sono state divise a caso in due gruppi che sono stati trattati in maniera diversa. Un gruppo è stato vaccinato, all’altro è stato somministrato un placebo. Nessuno sapeva di aver ricevuto il vaccino o meno: ognuno ha continuato a fare la propria vita, 94 persone si sono infettate. Era importante capire se queste persone erano state vaccinate o no. È successa una cosa clamorosa: quasi tutte le persone infettate non erano state vaccinate e la Pfizer ha potuto dire che l’efficacia è attorno al 90 percento. Lo studio deve concludersi, ma finalmente possiamo dire che tutto ci fa pensare che abbiamo un vaccino che funziona” ha spiegato Burioni. Il vaccino della Pfizer, però, deve essere conservato a -70 gradi. Burioni, a tal proposito, ha spiegato che “è qualcosa che si può fare“. “I primi da vaccinare sono i sanitari e le altre persone esposte professionalmente al contagio. Se il vaccino non funziona sugli anziani, dovremo vaccinare tutti gli altri per evitare la circolazione del virus” ha aggiunto l’esperto.