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Covid, Ranieri Guerra: "Vaccino al 70% della popolazione"

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La soluzione comincerà ad arrivare da gennaio. Incomprensibile che 30% popolazione rifiuti aprioristicamente

Il direttore aggiunto dell’OMS Ranieri Guerra ha parlato del vaccino anti Covid e della possibilità che sia disponibile per la fine del 2020 o al più tardi all’inizio del 2021. “La soluzione comincerà a gennaio – ha detto ai microfoni di Buongiorno, su Sky TG24 -. Bisogna vaccinare il 70% della popolazione. Sarà una montata progressiva, avremo una produzione industriale a livello globale, che sarà gestita in maniera equa. Il problema vero non sarà tanto nei paesi europei o Nordamericani, quanto in quelli in via di sviluppo”. Qui “la mia organizzazione sta cercando di costruire un sistema di sicurezza per garantire che almeno due miliardi di persone siano vaccinate entro la fine dell’anno prossimo”.

Covid, “Vaccino al 70% della popolazione”

“La cosa che mi risulta un po’ ostica da capire in questo momento – ha poi aggiunto Guerra – è come, avendo verificato la disponibilità al vaccino in vari Paesi ci sia ancora un terzo della popolazione che sembrerebbe rifiutare in maniera aprioristica qualsiasi tipo di contatto col vaccino”. Questo è “un elemento da considerare con grande cautela adesso, da risolvere subito, prima che il vaccino diventi disponibile”.

Per quanto riguarda la fornitura di vaccini all’Italia, Guerra ha spiegato: “Credo che l’Italia abbia fatto tutto quello che è possibile fare anche all’interno del meccanismo che la Ue ha impostato per garantire che ci sia un flusso adeguato di dosi e una logistica appropriata. Il commissario Arcuri sa perfettamente come può funzionare questo tipo di distribuzione non semplice, anche dal punto di vista della conservazione dei vaccini e della catena del freddo che dovrà essere controllata con estrema cautela. Le dosi saranno preziose e non possono essere sprecate perché non funziona un sistema di trasmissione con congelatori e fiale speciali che garantiscano la conservazione del vaccino fino al momento in cui viene iniettato”.