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La mortalità totale in eccesso è superiore a quella della prima ondata

Mortalità eccesso Italia

L'eccesso di mortalità totale rispetto al previsto è superiore di quello registrato durante la prima ondata.

Se da una parte alcuni studi mostrano che la mortalità del coronavirus, pur decuplicata nell’ultimo mese, è ancora inferiore rispetto a quella della prima ondata di contagi, dall’altra va sottolineato che il numero di persone decedute in eccesso (per qualunque causa) rispetto a quelle stimate si sta rivelando superiore nella seconda.

Mortalità totale in eccesso

Osservando infatti un grafico presente sul sito del Ministero della Salute, si nota che la mortalità attesa (linea blu) è significativamente più bassa a ottobre/novembre rispetto, periodo in cui non è ancora attiva l’epidemia influenzale, rispetto alla primavera. Ciò significa che, nonostante in termini assoluti il numero di decessi giornalieri si stia rivelando inferiore rispetto a quello registrato a marzo e aprile, l’eccesso effettivo di mortalità è marcatamente più alto.

Quel picco laggiù in fondo ci dice che questa seconda ondata è peggio della prima“, ha fatto notare il vicedirettore di Fanpage.it. Il grafico tiene conto di un campione costituito da alcune tra le città più popolose d’Italia (Aosta, Bolzano, Trento, Trieste, Torino, Milano, Brescia, Verona, Venezia, Bologna, Genova, Perugia, Civitavecchia, Roma, Frosinone, Bari, Potenza, Messina, Palermo). E registra, con i dati in arrivo direttamente da ciascuna anagrafe comunale, tutti i decessi avvenuti per qualsiasi causa.

Non riguarda pertanto soltanto i morti legati al coronavirus, anche se l’eccesso di mortalità può essere in parte attribuibile anche all’emergenza sanitaria in corso. A causa della sofferenza del sistema sanitario, impegnato a fronteggiare la pandemia con gli ospedali sovraccarichi, non sempre si riesce a garantire tempestività ed efficacia alle esigenze mediche anche di pazienti di altra natura.