> > Covid, Crisanti: "Riaprire tutto a Natale è inaccettabile"

Covid, Crisanti: "Riaprire tutto a Natale è inaccettabile"

Covid Crisanti riaprire Natale

Il punto di Crisanti sull'emergenza covid :"Riaprire tutto a Natale vuol dire ricominciare da capo"

Il professore di microbiologia e virologia all’Università di Padova, Andrea Crisanti, durante il suo intervento nel programma tv Agorà su Rai3 ha definito la possibilità di riaprire tutto per il Natale come qualcosa di moralmente inaccettabile“. “Se riaprissimo tutto – ha precisato il professore – per fare tutto il casino fatto in Sardegna quest’estate sarebbe come ricominciare dall’inizio”. Una presa di posizione netta che conferma tra l’altro quanto Crisanti aveva espresso nelle settimane precedenti, ovvero la possibilità di poter sfruttare un periodo di stop dal lavoro e dalle scuole, come sono appunto le vacanza di Natale, per un lockdown che avrebbe permesso di ripartire al meglio a gennaio.

Covid Crisanti riaprire Natale

“I casi -ha detto Crisanti nella sua analisi della situazione italiana – non stanno aumentando al ritmo della settimana scorsa. Se ieri fossero stati fatti 210-220mila tamponi, saremmo arrivati a circa 36-37mila casi. Quindi ci troviamo davanti a piccole variazioni rispetto al numero dei casi. Sicuramente – ha precisato il virologo – le misure hanno avuto l’effetto di rallentare l’andamento della curva: la prossima settimana vedremo se la curva inizierà a scendere. Se non scende, bisogna fare qualche altra cosa. Sono morte 9mila persone dall’inizio della seconda ondata, le famiglie stanno pagando un prezzo emotivo immenso”.

Inoltre per Crisanti il governo sarebbe riuscito nel non facile obiettivo di smorzare il picco dei contagi, senza “compromettere del tutto la componente economica che si vuole preservare”. “Stiamo imponendo un sacrificio importante agli italiani – ha aggiunto – stiamo accettando un sacrificio sociale ed emotivo ogni giorno con 500 morti”.