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Napoli, arriva il "tampone sospeso": l'idea al Rione Sanità

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L'iniziativa al Rione Sanità prende spunto dalla tradizione napoletana del "caffè sospeso".

La generosità dei napoletani è ben conosciuta, tanto che una delle tradizioni della città è quella del “caffè sospeso”, che consiste nel pagare un caffè in più in un bar, per chi non se lo può permettere. In questo momento, in cui la seconda ondata di Coronavirus sta travolgendo l’Italia, Napoli ha deciso di far partire una nuova iniziativa, ovvero quella del “tampone sospeso”.

Il “tampone sospeso” a Napoli

Nel cuore di Napoli, al Rione Sanità, è nata l’iniziativa del “tampone sospeso“, che si ispira alla tradizione centenaria del “caffè sospeso“. Questa iniziativa consentirà, a chiunque lo desideri, di pagare un tampone a prezzi popolari a coloro che non possono permetterselo e che hanno tutto il diritto di prendersi cura della propria salute. Un’idea della Fondazione San Gennaro e dell’Associazione Sanità Diritti in Salute, che prenderà il via al Rione Sanità, precisamente nella chiesa di San Severo, per poi magari estendersi anche nelle altre zone. Dalle 8:30 di martedì 17 novembre 2020 sarà possibile pagare un tampone per le persone che non se lo possono permettere.

Ogni giorno saranno tamponate circa 100 persone e in un solo giorno ci sono già state 500 prenotazioni. Le iniziative solidali hanno sempre fatto parte di Napoli e continuano ancora durante questo lungo periodo di emergenza. La tradizione del caffè sospeso è centenaria, ha radici molto antiche e ancora oggi è un pezzo importante di questa bellissima città. Un’usanza che è entrata a far parte della società durante la Seconda Guerra Mondiale, in un periodo di grande crisi economiche, quando per tradizione già si pagavano due tazzine di caffè nei bar, per consumarne solo uno e lasciando l’altro alle persone in difficoltà. Sulla base di questa tradizione, si è deciso di far nascere l’iniziativa del “tampone sospeso”.

Il personale medico che ha aderito in maniera volontaria effettuerà i test rapidi facendo entrare e uscire da due diversi ingressi della chiesa coloro che usufruiranno del servizio dopo esser stati sottoposti alla misurazione della temperatura, alla igienizzazione delle mani e aver firmato il consenso informato.