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Anelli, presidente ordine medici: "Servono più zone rosse"

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Per Anelli servono più zone rosse per arrivare preparati al picco dell'influenza stagionale. "Non bloccare ricoveri di altre malattie"

Il quadro epidemiologico nel nostro Paese non accenna a miglioramenti decisi, e la primavera è ancora lontana. È ciò che pensa Filippo Anelli, presidente FNOMCeO: per lui la strada è ancora lunga e bisognerà fare i conti anche con il picco dell’influenza stagionale. Per questo Anelli ha chiesto più zone rosse in Italia.

Anelli: “Servono più zone rosse”

“L’aumento delle zone rosse ha aiutato il quadro che comunque non migliora in maniera repentina” sono le parole di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, che ha commentato la situazione epidemiologia in Italia. Per Anelli, che ha risposto a un domanda di Fanpage, il quadro non sta migliorando, o almeno, non come dovrebbe. Sono infatti ancora molto alti i numeri dei decessi e delle terapie intensive. Per Anelli, “se le misure attuali verranno rispettate avremo di certo dei risultati. Più regioni diventano zona rossa e prima ci sbrighiamo“.

Anelli: “Non possiamo bloccare altri ricoveri”

Il presidente FNOMCeO ha parlato anche degli ospedali, in affanno per il Covid, e soprattutto si è riferito a un problema ormai sempre più centrale: quello dell’assistenza sanitaria ai malati con altre patologie.”Sono sempre di più, basta dare uno sguardo alle liste d’attesa. Non possiamo permetterci di bloccare altri ricoveri e operazioni. La nostra richiesta di lockdown non era tanto legata all’espansione dell’infezione, quanto alla possibilità di garantire assistenza a tutti i malati, anche quelli non contagiati da Coronavirus“. Per Anelli, quindi, per occuparsi anche degli altri malati, la soluzione è cercare di bloccare il più possibile la circolazione del virus. “Servirebbe avere più regioni in zona rossa per evitare di arrivare a gennaio con una curva epidemiologica che cresce, quando bisognerà far fronte non solo al Covid ma anche al picco dell’influenza stagionale