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Covid, parla il padre di Martina Bonaretti: "Aveva i polmoni distrutti"

martina bonaretti

Il padre della 21enne Martina Bonaretti ha raccontato il calvario della figlia morta di Covid il 17 novembre: "Aveva i polmoni distrutti".

Intervistato dal quotidiano locale La Gazzetta di Reggio, il padre della 21enne Martina Bonaretti ha raccontato il calvario della figlia morta di Covid lo scorso martedì 17 novembre. L’uomo ha spiegato che la figlia non stava bene già da alcuni giorni e che secondo quanto affermato anche dai medici dell’ospedale che l’ha presa in cura, quella della ragazza era una forma di Covid particolarmente aggressiva, che in casi come quello non permette all’organismo di riprendersi.

Morte Martina Bonaretti, parla il padre

Ai microfoni dei giornalisti, il padre ha raccontato il decorso della malattia della figlia: “È cominciato con la febbre a 40, normale febbre da Covid. Dopo tre giorni ha cominciato ad avere dei problemi di respirazione da un momento all’altro e come abbiamo visto che aveva problemi abbiamo iniziato a chiamate la guardia medica. La guardia medica l’ha visitata e ha detto che secondo lei c’era solo da darle un po’ di ossigeno. Abbiamo poi chiamato il 118 e quando poi è entrata in ospedale dopo due o tre ore ci hanno comunicato che aveva i polmoni distrutti.

L’uomo ha poi spiegato come la figlia sia sempre stata molto scrupolosa per quanto riguarda le misure anti Covid, venendo però ugualmente contagiata dalla sorella minore che svolge ancora didattica in presenza: “Mia figlia era sempre in casa, non usciva mai. È stata contagiata dall’altra mia figlia che va alle superiori, a scuola con lei c’erano dei contagiati. Martina era molto attenta, soltanto in casa non avevamo la mascherina ma ora è circoscritto a noi perché siamo stati contagiati tutti in famiglia”.

A causa del peggioramento repentino delle sue condizioni di salute, Martina ha subito anche due arresti cardiaci nelle poche ore in cui è stata ricoverata in ospedale: “Nel giro di poche ore c’è stato questo peggioramento importante. È entrata in ospedale alle 3 e mezza e alle 7 e 45 ha avuto il primo arresto cardiaco ed era già sotto ossigeno. Successivamente ha fatto un altro arresto cardiaco, si è addormentata e non si è più ripresa. […] Mia figlia non aveva nessuna patologia, era obesa però di patologie non ne aveva nessuna. I medici han detto purtroppo che quando viene colpita in quella forma li così devastante è difficilissimo che il corpo si riprenda”.