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Morta Ines Frassinetti, la 14enne che aspettava un cuore nuovo

Morta Ines Frassinetti

Aspettava un nuovo cuore Ines Frassinetti la ragazza di 14 anni di Massignano. La ragazza è morta lo scorso 29 ottobre.

Stava aspettando un nuovo cuore Ines Frassinetti una ragazza di 14 anni di Ascoli Piceno. Purtroppo per lei il cuore e i polmoni non sono arrivati in tempo. La ragazzina si è spenta all’età di soli 14 anni lo scorso 29 ottobre all’ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesù.
Prima di tre gemelli Ines Frassinetti soffriva della Sindrome di Vacterl. una patologia caratterizzata da difetti di tipo congenito che porta a malformazioni interne.

Una vita quella di Ines intervallata tra la vita a casa gli impegni in ospedale nel quale si sarebbe sottoposta a oltre 40 operazioni. In particolare l’ultimo anno lo ha fatto in ospedale lontana dalla vita di sempre. Nonostante tutto come ha raccontato la madre Juliette Romeo all’ANSA non ha mai smesso di sorridere e di attaccarsi alla vita. “La sua voglia di vivere era immensa, non si fermava mai. Durante i tanti ricoveri in ospedale passavano da lei perché si alzava col sorriso e faceva ciò che doveva col sorriso”. Lo scorso agosto Ines ha cantato in una canzone dedicata al dono diventata virale sui social.

Morta la 14enne Ines Frassinetti

Aveva cantato una canzone dedicata al dono la giovanissima Ines Frassinetti in un video diventato virale su Facebook. “Aspetto un cuore nuovo come una regina aspetta il suo re” le parole più significative del brano. Il cuore e i polmoni da lei tanto aspettati purtroppo non hanno fatto in tempo ad arrivare. Così la 14enne di Massignano in provincia di Ascoli Piceno si è spenta lo scorso 29 ottobre dopo un anno intero trascorso all’ospedale Pediatrico Bambino di Gesù di Roma.

Affetta dalla sindrome di Vacterl sua madre Juliette Romeo ha raccontato della figlia all’ANSA parlando della grande voglia di vivere della figlia nonostante una vita trascorsa tra casa e ospedale: “Dicevano entrando nella sua stanza che c’era sempre il sole, da gennaio 2020 era nella struttura del Gianicolo a Roma e poi non so se è stato il Covid, ci hanno detto che i trapianti erano diminuiti per questo problema”.

La madre a proposito dei trapianti attesi per la figlia ha dichiarato: “Ci speravamo proprio nel trapianto, avrei voluto che avesse per quello che si poteva una vita normale come i coetanei, è un peccato che non sia accaduto. Ma la sua storia mi piacerebbe si trasformasse in speranza e in una lezione”.