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Spoleto, fratelli morti per Covid a poca distanza l'uno dall'altro

Covid, fratelli morti a Spoleto

Spoleto, fratelli morti per Covid a breve distanza l'uno dall'altro. L'epidemia si è portata via Francesco e Carlo Alberto Ciri, di 89 e 82 anni.

Spoleto, fratelli positivi al Covid morti a distanza di due giorni l’uno dall’altro. Hanno lottato contro il virus fino alla fine, ora la comunità di Spoleto e Campello piangono la morte di Francesco e Carlo Alberto Ciri, rispettivamente 89 e 82 anni.

Spoleto, fratelli morti per Covid

A dare notizia del decesso, con una nota ufficiale, l’Associazione Amici di Spoleto, di cui Carlo Alberto Ciri era vicepresidente. “L’Associazione Amici di Spoleto si unisce al dolore della famiglia per questa grave perdita avvenuta a pochi giorni di distanza da quella del fratello Francesco, con il quale ha condiviso e combattuto anche l’ultima battaglia contro il Coronavirus, recita parte del comunicato.

I fratelli erano titolari di una delle aziende più importanti dell’Umbria, imprenditori capaci e persone apprezzate da tutti, da sempre orientati all’innovazione con grande curiosità. Avevano aderito a Confagricoltura, coltivavano tabacco ma erano pronti ad abbracciare produzioni di qualità, fino ad aderire al riconoscimento di marchi di qualità (Igp, Dop).

Le condoglianze della comunità

“Siamo vicini con affetto alla famiglia, condividendo il dolore per la grave perdita”, ha detto Dario Pompili, presidente dell’Associazione Amici di Spoleto onlus, “La perdita di uomo e di un imprenditore che ha caratterizzato positivamente la storia del nostro territorio”. I fratelli Ciri amavano la loro terra, difendevano le sue risorse e spesso partecipavano ad iniziative di questo tema. Francesco lascia due figli, mentre Carlo Alberto lascia moglie. Anche Lions Club, di cui Francesco Ciri era stato presidente, ha voluto lasciare un messaggio di condoglianze: “Ci ha lasciato un gentiluomo, ma non ci sentiamo d’aggiungere, ‘d’altri tempi’, perché le qualità e le virtù non hanno un limite cronologico, ma si stagliano nette nella figura di chi ne è stato abbondantemente fornito”.