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Covid, l'immunologa Viola: "Vaccini scienza, non magia. Io lo farei"

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L'immunologa Antonella Viola si dice convinta della sicurezza del vaccino anti Covid, replicando indirettamente alle parole di Crisanti.

A poche ore dai dubbi sollevati da Andrea Crisanti in merito al vaccino anti Covid, arriva la replica indiretta dell’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola, che affidandosi a un post su Facebook si dice convinta della sicurezza del vaccino affermando di essere pronta a farselo somministrare non appena sarà disponibile. Secondo l’immunologa infatti non c’è pericolo di dubitare di un medicinale che ha già pienamente superato una fase di sperimentazione in cui sono state coinvolte circa 40mila persone.

Vaccino anti Covid, le parole di Viola

“Vaccini: scienza non magia”, così inizia il messaggio dell’immunologa Viola, che successivamente aggiunge: “Se a gennaio io venissi chiamata per la vaccinazione con il vaccino della Pfizer, non avrei nessun dubbio e sarei molto contenta di farmi vaccinare. E non perché sono incosciente o inconsapevole, esattamente per il motivo opposto: ho studiato il vaccino, so come è fatto e come funziona, ho seguito la sperimentazione e conosco le regole ferree che lo porteranno (speriamo) all’approvazione. La conoscenza libera dalla paura dell’ignoto.

La professoressa fornisce poi dati precisi in merito al processo di trial clinici a cui è stato sottoposto il vaccino: “Ricordiamo che il vaccino, quando arriverà, avrà concluso una fase III con oltre 40.000 persone coinvolte e sarà approvato solo se in queste persone non avrà causato effetti collaterali importanti. Quindi non ascoltate chi insinua dubbi sui vaccini: la scienza non accetta scorciatoie ed è aperta alla verifica dei dati”.

Le parole di Crisanti

Affermazioni quelle di Viola in contrasto con quelle del collega Crisanti, il quale ha spiegato come: “Questi [vaccini ndr] di cui si parla sono stati sviluppati saltando la normale sequenza Fase 1, Fase 2 e Fase 3″. Un riferimento al fatto che essendo stati finanziati con fondi statali le aziende farmaceutiche hanno potuto svolgere contemporaneamente le tre fasi: “Perché i rischi erano a carico di chi aveva dato i quattrini”.