> > Covid, a Barletta muore una neomamma: attese 11 ore per il ricovero

Covid, a Barletta muore una neomamma: attese 11 ore per il ricovero

Coronavirus pronto soccorso vuoto Bergamo

Era stata ricoverata all'ospedale Dimiccoli di Barletta dove è deceduta dopo 5 giorni. La donna presentava da una settimana i tipici sintomi covid

Dopo cinque giorni di ricovero, Antonella Abbatangelo, 41enne di Trani, è morta lo scorso giovedì nellOspedale Dimiccoli di Barletta dove era ricoverata da circa cinque giorni.

Covid, 11 ore di attesa per un posto letto

Da quanto riportano le fonti locali, la neomamma di un bimbo di 14 mesi, il giorno del ricovero – quindi cinque giorni prima del decesso – aveva atteso undici ore in pronto soccorso prima di trovare un posto letto. Un lungo tempo di attesa -evidentemente causato del gran numero di accessi alla struttura ospedaliera -che la dice lunga sulle difficili condizioni in cui si versano alcuni ospedali al limite delle proprie capacità organizzative e ricettive.

Sempre da quanto riportato dalle fonti locali, dopo una settimana di tosse e febbre, il giorno precedente il ricovero all’ospedale di Barletta, era stata rimandata a casa dal Pronto soccorso di Trani non attrezzato per le cure Covid. Così, il giorno seguente, dopo aver contattato il medico di riferimento, si era rivolta al Pronto Soccorso di Barletta.

Lo sfogo di un cardiologo dell’Ospedale

Intanto, Beppe Carpagnano un cardiologo che lavora nella struttura dove è deceduta la donna si è lasciato andare ad un lungo e amaro sfogo sul suo account facebook circa le difficili condizioni in cui si trova ad operare il personale medico e paramedico, per insufficienza di personale e strumenti adeguati, a prescindere dal caso della giovane donna. Qui un breve estratto del lungo post:

“Torno a casa distrutto, dopo un turno notturno di 12 ore, e quando pensi che, tutto sommato, non è andata malissimo, ti arriva il messaggio del collega per informarti che la paziente di cui gli hai parlato è deceduta…si me lo aspettavo…ma inevitabilmente cerco di capire quali siano state le mie responsabilità sull’accaduto! In questa situazione siamo impotenti…è impossibile curare tutti contemporaneamente! Non abbiamo personale e strumenti adeguati! Il Covid, le sue complicanze, l’assenza di strumenti e posti letto vanificano ogni tentativo di azione! Quella ragazza era giovanissima, la notizia della sua morte mi ha sconvolto!”