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Coronavirus Roma, si sveglia dal coma grazie ai vocali della moglie

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Con il progetto EmozZoom i medici del Policlinico Gemelli hanno aiutato Riccardo e Carmen a superare il trauma del coronavirus.

Dallo scoppio della pandemia il coronavirus ha devastato molte famiglie, in Italia e nel resto del mondo. Ma fortunatamente non sono mancate le storie a lieto fine. Da Birmingham ha fatto il giro del web la notizia di una donna entrata in coma a causa del virus, la quale, una volta risvegliatasi, ha scoperto di aver partorito due gemelli. Da Roma arriva un’altra bella storia: Riccardo si sveglia dal coma grazie ai vocali della moglie. Il progetto EmozZoom portato avanti dai medici del Policlinico Gemelli ha permesso a Carmen di elaborare il dolore per la malattia del marito e ha aiutato Riccardo a uscire dal coma.

Si sveglia dal coma con vocali della moglie

“Non potrò mai ringraziare i medici per quanto hanno fatto”. A dirlo è Carmen, la moglie di Riccardo, un uomo che sta affrontando una lunga riabilitazione dopo essere stato in coma per tre mesi a causa del Covid-19. L’amore, ancora una volta, è stato lo strumento giusto per uscire dalle tenebre della malattia. Accanto ai medici che da mesi lavorano in prima linea per salvare i molti pazienti che affollano i corridoi degli ospedali italiani, ci sono persone con i loro vissuti e i loro affetti. Dietro ai numeri che troppo spesso vengono riferiti alla rinfusa, poco chiari e troppo caotici, ci sono uomini e donne che hanno tante storie da raccontare. Lo sanno bene i medici del policlinico universitario Gemelli, che hanno ideato con il quotidiano Repubblica il progetto EmozZoom, nato per descrivere la vita e i sentimenti delle persone che hanno conosciuto le difficoltà del Covid-19.

La storia di Riccardo comincia lo scorso aprile, quando viene ricoverato al Gemelli. Ha 61 anni, è positivo e accusa una forte insufficienza respiratoria. Il giorno dopo entra in ospedale anche la compagna, Carmen. Fortunatamente le sue condizioni migliorano presto e dopo pochi giorni può tornare a casa. Non è lo stesso per Riccardo, il quale viene spostato in terapia intensiva. Poi, un aggravamento del suo quadro clinico lo porta in coma.

È a qual punto che Carmen si lascia prendere dallo sconforto: ad aiutarla psicologicamente, incontrandosi due volte a settimana, è Laura Monti, psicologa dell’Unità di Psicologia Clinica dell’ospedale romano. “Ho puntato sulla resilienza di Carmen per affrontare le sue angosce, la paura di rimanere sola, di perdere Riccardo”, ha spiegato la psicologa a Repubblica. Intanto per settimane Riccardo lotta tra la vita e la morte.

Anche per Carmen sono giorni duri, afflitta nell’incertezza del domani, nella più intima e viscerale paura di non poter mai più rivedere il suo Riccardo. Nonostante le grandi difficoltà e l’immane dolore, la donna non si è persa d’animo. Per esternare la sua sofferenza, e forse per sentirsi più vicina al compagno, registrava audio che avrebbe poi voluto far ascoltare proprio a Riccardo.

La terapia dell’amore

Quindi la svolta: “Chiamo il reparto di rianimazione del Gemelli e chiedo a un medico di darmi il suo numero di cellulare per potergli mandare un messaggio vocale. Lo supplico di farlo ascoltare a Riccardo. Serviva più a me che a lui. Dico a Riccardo che non deve mollare, che abbiamo ancora tante cose da fare insieme, io, lui i suoi figli e la nipotina, che abbiamo bisogno della sua forza ma soprattutto del suo amore e che deve tornare da noi“. Poi la notizia che Carmen desiderava: “Al termine del turno il medico mi scrive dicendomi che gli ha fatto ascoltare il messaggio”.

Da allora tutti i giorni i medici hanno fatto sentire a Riccardo i messaggi vocali di Carmen, avvicinando il cellulare all’orecchio di Riccardo. “Il giorno del suo compleanno gli ha mandato un messaggio anche con le sue canzoni preferite, ha ricordato la psicologa Laura Monti.

A giugno Riccardo è uscito dal coma. “Ho preparato Carmen. Riccardo era un altro uomo: debilitato, con molti chili in meno, sofferente. Carmen è stata bravissima. Lacrime tante, ma di gioia. È stato molto emozionante, confida la psicologa. “Come è possibile: Riccardo non ha patologie pregresse, dicono che il virus è letale per le persone avanti con gli anni e con complicazioni già esistenti. Ma mi impongo di stare tranquilla”, dice Carmen. Passano altri giorni, finché il compagno può finalmente fare ritorno a casa. È debole, ma il peggio è passato: ha sconfitto il Covid e al suo fianco c’è sempre Carmen. Ora Riccardo prosegue la riabilitazione fuori dal Gemelli, in un’altra struttura ospedaliera della capitale.