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Stagione sciistica, Regioni: "Danni economici enormi, Conte ci ripensi"

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Con un comunicato stampa congiuntole regioni dell’arco alpino chiedono a Palazzo Chigi di riflettere sulla decisione di chiudere.

Le Regioni lanciano l’allarme per la stagione sciistica 2021, che rischia una grave crisi dopo l’annuncio di Palazzo Chigi, dove è al vaglio un’iniziativa “per prevenire le vacanze sulla neve“. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha inviato al Governo una proposta di linee guida per un’eventuale riapertura delle piste. Lo ha annunciato il Vicepresidente Giovanni Toti. Si tratta di “un contributo propositivo per non compromettere la stagione sciistica e per non creare un danno irreversibile all’economia della montagna dei nostri territori”.

“L’auspicio – prosegue Toti – è che, come accaduto in precedenza, il Governo voglia condividere con le Regioni i necessari approfondimenti sul piano della collaborazione istituzionale nell’interesse dei cittadini, del tessuto socioeconomico del Paese, nel rispetto delle necessarie regole di prevenzione”.

Stagione sciistica, Regioni: “Danni economici enormi”

Con un comunicato stampa congiunto a firma di Martina Cambiaghi (assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia), Daniel Alfreider (vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano), Luigi Giovanni Bertschy (vicepresidente della Regione Val d’Aosta), Sergio Bini (assessore al Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia), Federico Caner (assessore al Turismo della Regione Veneto), Roberto Failoni (assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento) e Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte), le regioni dell’arco alpino chiedono a Palazzo Chigi di riflettere sulla decisione di chiudere tutti gli impianti.

“Siamo tutti ben coscienti delle difficoltà del momento- evidenziano gli assessori agli impianti a fune delle regioni alpine -. Ma vogliamo e dobbiamo guardare al futuro con atteggiamento positivo, consapevoli soprattutto dell‘importanza che l’industria dello sci ricopre per l’economia italiana”.

E ancora: “Sono molte le realtà imprenditoriali legate alla stagione bianca che aspettano risposte per programmare la stagione invernale, partecipando in maniera corale al grande lavoro di preparazione e messa a punto degli standard di sicurezza per sciatori e addetti”. In virtù di questo, “anche per incoraggiare chi è impegnato in questo sforzo, oltre che per sollecitare il Governo, le Regioni dell’arco alpino intendono dare un segnale concreto all’intero sistema economico condividendo la necessità di darsi una data comune per l’avvio della stagione bianca, tenuto conto del quadro sanitario che andrà a delinearsi nelle prossime settimane”.