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Covid, ipotesi riapertura scuole il 9 dicembre

Scuole

Il ministro dell'Istruzione, il ministro della Salute e il premier Conte sembrano aver trovato un accordo.

Tutti gli studenti, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, potrebbero presto ritornare in classe. La data da segnare sul calendario sembra essere il 9 dicembre, anche se per il momento è solo un’ipotesi. Domani, mercoledì 25 novembre, si terrà una riunione tra Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza, in cui si parlerà anche e soprattutto di didattica in presenza.

Riapertura delle scuole

Mentre Giuseppe Conte sarà impegnato in questa riunione, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina incontrerà i sindaci delle grandi città maggiormente esposte al rischio contagio, come Roma, Napoli, Milano, Bari, insieme al coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo. L’ipotesi è quella di una riapertura graduale. Il presidente del Consiglio, su La7, ha sottolineato che lo scopo del Governo è riuscire ad aprire le scuole durante il mese di dicembre. La data della riapertura dovrebbe essere il 9 dicembre, subito dopo il ponte dell’Immacolata. La decisione dipenderà dai dati epidemiologici e quelli decisivi saranno quelli attesi nella giornata di venerdì. Lucia Azzolina, Iv e il M5S stanno premendo moltissimo per il ritorno sui banchi, ma il Pd rimane ancora molto scettico riguardo questa decisione.

Gli scienziati e gli psicologi appoggiano completamente Lucia Azzolina e consigliano di riaprire le scuole al più presto. La didattica a distanza ha stravolto le abitudini dei più giovani, causando “inevitabili problematiche e rischi di carattere psicologico” per gli studenti, come ha sottolineato David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) durante un colloquio con il ministro Azzolina. Al centro dell’attenzione la necessità di rafforzare la collaborazione tra il mondo della scuola e gli psicologi italiani, perché gli studenti hanno bisogno di sostegno psicologico, soprattutto viste le crescenti forme di disagio che si stanno registrando a causa dell’emergenza Covid. Franco Locatelli, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, è d’accordo con questa decisione. “La scuola anche nelle ultime analisi fatte si conferma contribuire in maniera assolutamente marginale alla curva di trasmissione di SarsCov2. La potenzialità di infettare sopra 10 anni è come negli adulti, mentre sotto i 10 anni è minore ma non assente” ha spiegato. “Le scuole sono una priorità assoluta del Paese e io penso che in questo momento dobbiamo impegnarci, essere coerenti rispetto alle regole che abbiamo impostato per tenerle aperte” ha aggiunto il ministro della Salute Roberto Speranza.