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Sondaggi sul vaccino: un italiano su 3 non lo farebbe a gennaio

Vaccino

Oltre il 30% degli italiani appare scettico sulla somministrazione del vaccino a gennaio: i risultati dei sondaggi di Tecné e SWG.

Secondo i sondaggi effettuati da SWG e Tecné un italiano su tre non farebbe il vaccino anti coronavirus a gennaio: la percentuale è in aumento di tre punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione effettuata il 13 novembre.

Sondaggi sul vaccino a gennaio

Secondo la ricerca condotta da SWG il 44% del campione preso in esame ha dato a sua disponibilità a vaccinarsi appena l’antidoto giungerà in Italia, il 37% si è detto contrario alla somministrazione mentre il 19% non ha ancora preso una posizione in merito. Tra coloro che non effettuerebbero il vaccino, il 26% sarebbe disposto a farlo se diventasse obbligatorio mentre l’11% rimarrebbe comunque contrario.

Numeri simili anche per studio di Tecné, che ha rilevato che oltre il 35% del campione si vaccinerebbe subito. Il 33,7% preferirebbe invece aspettare per capire se il vaccino è sicuro ed efficace mentre il 24,8% è del tutto contrario. Inoltre dal sondaggio è anche emerso che il 12% dei cittadini non ha fiducia nei vaccini obbligatori in generale.

Le idee sono dunque ancora abbastanza confuse e ad alimentare la situazione di incertezza è lo stesso mondo scientifico. Da giorni infatti gli esperti dibattono sulle dichiarazioni di Andrea Crisanti, il microbiologo di Padova che ha espresso dei dubbi sulla velocità dei tempi di arrivo del vaccino anti Covid affermando che “sulle basi delle conoscenze che abbiamo oggi non mi farei il vaccino“. Tra chi ha concordato con lui e chi, come Bassetti e Magrini, si è schierato fortemente dall’altra parte chiedendo le sue scuse, l’effetto è stato quello di destabilizzare l’opinione pubblica già divisa su un tema così importante.