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Covid, morto a Napoli il medico Daniele Cagnacci

Napoli, è morto per Covid il medico di base Daniele Cagnacci

È morto a Napoli il medico di base Daniele Cagnacci. Era positivo al Covid e il virus l'ha portato via in 5 giorni.

Il medico di base Daniele Cagnacci, 64 anni, è morto per Covid-19 a Napoli. Con studio al corso Umberto, nel centro città, era da decenni il punto di riferimento per un intero quartiere. La malattia l’ha portato via in appena 5 giorni. Sui social moltissimi i messaggi dei suoi pazienti e di chi lo aveva conosciuto in questi anni.

Morto il medico napoletano Daniele Cagnacci

Il Covid-19 si è portato via l’ennesimo operatore sanitario. Non c’è la fatta il medico di famiglia Daniele Cagnacci, 64 anni. L’uomo aveva scoperto di essere stato contagiato da pochissimi giorni, probabilmente proprio durante le visite ai pazienti, quelle a cui non si sottraeva mai, a qualsiasi ora del giorno. Poi le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, fino a portarlo alla morte, in soli 5 giorni. Una passione per aiutare gli altri, quella del dottor Cagnacci, che era stata trasmessa anche alla figlia, da poco laureatasi in Medicina.

I messaggi sui social

Fra pazienti e persone che lo hanno conosciuto e stimato, sono tantissimi quelli che lo ricordano anche sui social, ognuno raccontando la sua professionalità, ma in modo particolare le sue doti umane e la sua disponibilità verso tutti. Così scrive Ida: “Giovane, buono, generoso, di un’umanità incredibile, un professionista serio, disponibile a tutte le ore, anche di notte. Ci ha seguito con affetto e premura, ha visto crescere i miei figli, è stato un amico, un consigliere, tutti i suoi pazienti lo sanno. Lui che ha curato tutti è rimasto vittima di questo maledetto virus. Ciao, Daniele, sarai già in paradiso, ma rimarrai sempre nei nostri cuori”.

Altri decessi in ambito sanitario

Oltre a quella relativa al decesso di Cagnacci, è arrivata anche la notizia di altri decessi nel mondo sanitario, sempre per Covid-19: si tratta del sindaco di Melito, il medico Antonio Amente, 69 anni, e l’infermiere Alfonso Durante, 75 anni, il quale era tornato dalla pensione per prestare servizio sulle ambulanze del 118 e si è contagiato proprio durante gli interventi di soccorso.