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Scuole aperte a dicembre, Galli: "Non ha senso, mancano garanzie"

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Secondo Galli non ha senso parlare di scuole aperte già a dicembre: si creerebbe un effetto boomerang che farebbe aumentare l'indice Rt.

Il primario dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli si è dichiarato contrario all’ipotesi di tornare ad avere le scuole aperte già a dicembre come starebbe pensando di fare il governo. Per lui sarebbe un vero e proprio boomerang perché non ci sarebbero garanzie sufficienti e si rischierebbe di doverle richiudere dopo poco, cosa che sarebbe uno “smacco ancora peggiore“.

Galli sulle scuole aperte a dicembre

Pur consapevole delle diverse esigenze, l’esperto ha dichiarato al Messaggero che “al di là della buona volontà messa in campo da tutti coloro che ci hanno lavorato, ora non possiamo certo dire che ci siano garanzie sufficienti“. Secondo Galli non ha senso parlare di didattica in presenza fino a quando non si è in condizione di garantire una serie di componenti che concorrono al contagio o quantomeno di migliorarle in maniera significativa. Altrimenti, ha continuato, si rischierebbe di cadere in una risalita della curva.

Citando uno studio pubblicato dal The Lancet ha poi spiegato che, tenendo conto dei dati di 181 paesi, la riapertura delle scuole ha causato un incremento dell’indice di contagio del 14% nelle prime due settimane di lezione e del 24% dopo un mese. “Al di là della buona volontà da parte di tutti quindi, bisogna dire, anche con dolore, che vanno pesate le varie componenti di un intervento di questo tipo“, ha aggiunto.

Quanto alla sicurezza all’interno delle scuole, Galli ha affermato di essersi sempre mostrato scettico a causa delle barriere architettoniche, come le aule troppo piccole, e della pretesa eccessiva di tenere con la mascherina o in isolamento una intera classe. Oltre poi per il nodo trasporti e assembramenti davanti agli ingressi che inevitabilmente hanno un ruolo nel contagio.