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Avvocatessa rinuncia alla difesa di un femminicida

Femminicidio Pordenone

Dopo una carriera spesa a difendere i diritti delle donne, l'avvocatessa si è rifiutata di difendere un uomo che ha ucciso la compagna.

Rossana Rovere, avvocatessa scelta per difendere un uomo che, nella notte tra il 25 e il 26 novembre, ha ucciso la sua compagna, ha deciso di rinunciare. La legale, già presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, ha deciso di fare un passo indietro per motivi etici, rinunciando alla difesa di Giuseppe Forciniti, l’uomo che questa notte ha confessato di aver ucciso a coltellate la compagna Aurelia Laurenti.

La rinuncia dell’avvocatessa

Non posso accettare l’incarico dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne” ha dichiarato Rossana Rovere, avvocatessa che ha deciso di non difendere il femminicida. In questi anni la donna ha lavorato per le donne e per i loro diritti e difendere quest’uomo sarebbe andato contro i suoi principi. Un avvocato d’ufficio prenderà il suo posto per assistere Giuseppe Forciniti, che stanotte si è presentato in Questura per costituirsi con i vestiti ancora sporchi di sangue. Il delitto è avvenuto nella casa in cui la coppia viveva dal 2013. I due figli non erano presenti perché erano a dormire dai nonni materni, a cui sono stati affidati. Per il momento le dinamiche sono da chiarire.

Siamo distrutti, non sappiamo cosa possa essere accaduto, non c’era nulla che lasciasse presagire questo epilogo” hanno dichiarato i genitori di Aurelia Laurenti, che hanno cercato di aiutare a chiarire la dinamica dei fatti. Nella tarda serata di ieri, l’assassino ha citofonato al cognato e gli ha chiesto di tenere i bambini, senza però spiegare il motivo. I familiari di Aurelia hanno spiegato che questo è accaduto prima dell’omicidio e dimostrerebbe la premeditazione. L’uomo, dopo aver ucciso la compagna, ha gettato in un cassonetto il coltello utilizzato. Al momento è ancora in corso l’interrogatorio, iniziato in ritardo a causa dell’abbandono dell’avvocatessa. L’assassino è un dipendente dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale e lavorava nel reparto di Ortopedia del Santa Maria degli Angeli di Pordenone.