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Quali sono le regioni che potrebbero passare in zona arancione?

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Alcune regioni precedentemente considerate ad alto rischio potrebbero passare in zona arancione: c'è attesa per il monitoraggio dell'Iss.

C’è grande attesa per il nuovo monitoraggio dell’ISS di venerdì 27 novembre. Lo studio degli esperti in questo caso sarà cruciale per poter “liberare” alcune Regioni dalla zona rossa e consentirne il passaggio in zona arancione. Ecco cosa potrebbe succedere.

Piemonte e Lombardia verso zona arancione

Occhi puntati su Piemonte e Lombardia: proprio le due regioni del nord Italia più colpite dal coronavirus potrebbero diventare zona arancione se i dati del monitoraggio confermeranno il trend di miglioramento che si sta registrando nelle ultime settimane. Il quadro dei contagi in Piemonte e Lombardia, se confermato, rientra nei standard previsti dalla zona arancione.

Queste le parole del governatore piemontese Cirio: “Stiamo uscendo dalla zona rossa, penso che saremo arancioni tra l’1 e il 3 di dicembre. L’Rt quando andammo in zona rossa era 2.16 e nell’ultimo report era di 1.1“. Il passaggio viene invocato a gran voce anche dai vertici della Lombardia: il presidente Attilio Fontana aveva definito i dati della sua Regione “da zona gialla“, mentre l’assessore al Welfare Gallera ha voluto confermare il miglioramento visibile anche in città strategiche come Milano. “C’è un confronto col governo, capiremo a breve se riaprire lunedì o se partire addirittura da questo sabato, noi in ogni caso siamo pronti“, ha commentato Gallera.

Anche la Toscana spera di passare da rossa ad arancione, tanto che il governatore Eugenio Giani ha affermato che “il quadro che si sta presentando nella nostra regione mi porta a dire che prima torniamo arancioni e meglio è“. Non si sa però se il cambio di colore avverrà dalla fine di novembre o dall’inizio di dicembre.

Atteso il monitoraggio Iss

Mentre la Lombardia sembra già proiettata verso un’imminente riapertura, l’ultima parola spetta al ministero della Salute. Il ministro Speranza aveva infatti prolungato tutte le misure per le prime zone rosse e arancioni (e quindi Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta e Puglia e Sicilia) fino al 3 dicembre. La situazione però potrebbe cambiare, perché Piemonte e Lombardia rispettano tutti i requisiti per poter passare alla zona arancione. Le due settimane di “sosta” in una determinata zona, previste dalla Cabina di regia, sono state infatti trascorse, e i dati possono confermare che il livello di rischio in queste due regioni si è abbassato. Non resta che aspettare il 27 novembre mentre il presidente di Regione Attilio Fontana è già proiettato verso la zona gialla. Un passo alla volta.