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Covid, morto chef di 27 anni: fatali complicanze legate all'obesità

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Un giovane apprendista chef di 27 anni è morto per Covid ad Andria, in Puglia. Fatali per lui le complicazioni sopraggiunte a causa dell'obesità.

Non ce l’ha fatta il giovane Nicola Bruno, l’apprendista chef di soli 27 anni è infatti morto per Covid nella giornata del 23 novembre scorso, dopo essere stato ricoverato per due giorni presso l’ospedale Dimiccoli di Barletta. Come testimoniato dai vicini di casa, il ragazzo era salito con le proprie gambe sull’ambulanza che sabato 21 lo avrebbe poi portato nel nosocomio pugliese, ma una volta lì sarebbero poi sopraggiunte delle complicanze legate al suo stato di obesità, che lo avrebbero portato prima in rianimazione e successivamente al decesso.

Covid, morto chef 27enne ad Andria

La notizia della morte del giovane è stata accolta con dolore dai familiari, tra cui la cugina Angela Pastore che sul proprio profilo Facebook scrive: “Pensavo fosse solo un brutto incubo, perché non è possibile andare via così da un momento all’altro all’età di 27 anni. Cordoglio anche da parte dei suoi ex docenti dell’istituto alberghiero di Margherita di Savoia come Domenico Damato, che sottolinea il carattere gentile di Nicola: “Non ci sono parole e gesti che possano comunicare la mia tristezza. Un allievo sempre educato, diligente e rispettoso”.

Il 27enne è una delle vittime di coronavirus più giovani finora registrate in Puglia, forse addirittura il più giovane della provincia di Barletta-Andria-Trani, dove lo scorso 19 novembre una 41enne è morta pochi giorni dopo il ricovero e dopo aver fatto undici ore di coda presso il pronto soccorso dell’ospedale Dimiccoli. A questi si aggiunge il caso di un’altra donna di 31 anni, residente a Trani e deceduta anche in questo caso per complicazioni legate all’obesità.