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Torino, femminicida sfregia la nuova compagna

Sfregia la compagna

Nel 2007 ha ucciso una donna a Bergamo. Ora è a processo per tentato omicidio di una donna di Torino.

Il 25 Novembre si è celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma le notizie di femminicidi o tentati omicidi continuano ad arrivare. A Torino un uomo che nel 2007 aveva ucciso una donna, è finito a processo per tentato omicidio dopo aver sfregiato la nuova compagna. La Procura ha richiesto una pena di 12 anni.

Femminicida sfregia compagna

Si chiama Mohamed Safi, ha 37 anni ed è di origini tunisine. Nel 2019 ha sfregiato con una bottiglia rotta la fidanzata di 43 anni e per questo è stato processato per tentato omicidio. La procura di Torino ha richiesto dodici anni di carcere per l’uomo. Questa aggressione si è verificata nel quartiere Barriera di Milano, ma non era la prima volta che Safi aggrediva una donna. Nel 2007 aveva ucciso la sua compagna a Bergamo ed era detenuto con permesso di lavoro esterno tutti i giorni in un bistrò, con obbligo di rientrare in cella entro le due di notte. L’uomo frequentava una donna di 43 anni, ma lei aveva intenzione di chiudere la relazione.

Le motivazioni della donna sono state molto semplici e comprensibili: aveva scoperto che Safi, conosciuto nel locale in cui lavorava sei mesi prima, era stato condannato per omicidio. Questo è stato il motivo per cui voleva allontanarsi da lui. Il 18 ottobre 2019 i due erano insieme sul tram 4 in corso Giulio Cesare e, quando sono scesi vicino alla casa della donna, lui l’ha aggredita alle spalle, colpendola con una violenza così grande da sfregiarle completamente il volto. Probabilmente l’uomo voleva sgozzarla, ma la vittima è stata salvata dalla pesante sciarpa che portava al collo. Ora la procura ha chiesto 12 anni di carcere per l’uomo, anche se i precedenti a quanto pare non sono serviti abbastanza.