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Come di consueto il Ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le singole amministrazioni regionali, ha fornito il bilancio dei contagi da coronavirus aggiornato a sabato 28 novembre 2020. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 26.323 casi positivi, 686 decessi e 24.214 guarigioni/dimissioni in più.
Con queste cifre il totale delle persone diagnosticate positive dall’inizio dell’epidemia è salito a 1.565.532, quello relativo alle vittime a 54.363 e quello delle dimissioni/guarigioni a 720.861. Quanto invece al numero degli attualmente positivi presenti sul suolo nazionale esso ammonta a 789.308.
La stragrande maggioranza degli infetti, pari a 752.247, si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 33.299 sono invece ricoverati e 3.762 sono intubati in terapia intensiva. Rispetto al giorno precedente il primo dato è diminuito di 385 unità mentre il secondo di 20.
I tamponi effettuati dallo scoppio della pandemia sono 21.637.641 per un totale di 12.842.250 casi testati. Quelli processati nel corso della giornata sono pari a 225.940.

Quanto al dato territoriale, la regione più colpita rimane la Lombardia, che dallo scoppio della pandemia ha registrato 402.659 casi con un incremento giornaliero record pari a 4.615 unità. Tra le regioni con più di duemila casi riscontrati vi sono poi il Piemonte (+2.157), il Veneto (+3.498), la Campania (+2.729) il Lazio (+2.070) e l’Emilia-Romagna (+2.172).
Le regioni con meno contagi
Sono soltanto quattro i territori che hanno registrato meno di 300 casi positivi. Si tratta di Molise, con un incremento giornaliero pari a 148 unità, la Provincia Autonoma di Trento che ne ha contati 219, la Valle d’Aosta con 72 contagi e la Basilicata con 215.
Il confronto con i dati di ieri
Nella giornata precedente i casi positivi registrati erano stati pari a 28.352, i decessi a 827 e le guarigioni/dimissioni a 35.467. Le terapie intensive erano diminuite di 64 unità mentre i ricoveri in degenza ordinaria di 354.