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Covid, donna trovata morta nella sua casa ad Altamura

Covid

Altamura, una donna di 44 anni è deceduta nella casa che condivideva con la figlia e i genitori, dopo essere risultata positiva al Covid.

Una donna di 44 anni è stata rinvenuta senza vita dal personale di soccorso del 118 nella sua abitazione situata nella periferia di Altamura, comune di Bari, dopo essere risultata positiva al coronavirus.

Covid, donna morta ad Altamura

Maria Forte aveva contratto il Covid nei giorni scorsi, secondo i risultati del test antigenico (o tampone rapido) al quale si era sottoposta presso un laboratorio privato insieme agli altri sei parenti con i quali viveva. Per questo motivo, il medico di base aveva richiesto all’Asl di Bari di fissare un appuntamento che consentisse alla paziente di effettuare il tamponemolecolare. La richiesta del medico è stata inviata mercoledì 25 novembre e gli uffici del dipartimento di Prevenzioni hanno provveduto a fissare l’esame dopo circa 48 ore, il 27 novembre. La donna, tuttavia, non si è mai recata all’appuntamento. A questo proposito, una prima ricostruzione elaborata dalle autorità che si stanno occupando del caso, ha rilevato che nessuno avrebbe stabilito la visita dei medici delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale dipendenti dalle strutture sanitarie della Puglia), dopo aver constatato il mancato svolgimento del test prenotato.

La donna è deceduta nello stesso giorno in cui avrebbe dovuto sottoporsi al tampone molecolare. Secondo alcune testimoniante, Maria Forte soffriva di altre patologie che avrebbero affrettato il sopraggiungere della morte dopo aver contratto il coronavirus: lascia una figlia di soli quattro anni e tutti i suoi familiari.

 

La testimonianza del medico del 118

Sulla tragica vicenda, si è espresso il medico Francesco Papapicco, afferente al personale del 118 recatosi sul luogo con un’ambulanza proveniente da Gravina e giunto presso l’appartamento verso le otto di mattina di venerdì 27 novembre. Papapicco ha raccontato quanto segue: «Avevamo ricevuto un dispaccio dalla centrale operativa e all’inizio sembrava trattarsi di un incidente stradale. Arrivati a casa della donna, dove c’era già un’ambulanza India, ovvero con infermiere e soccorritori ma senza medico a bordo, non ho potuto fare altro che accertare il decesso. È morta senza aver ricevuto una visita, una terapia adeguata, una presa in carico, una parola di conforto».

Secondo quanto appurato dal dottor Papapicco, la morte della 44enne risalirebbe alla notte tra giovedì 26 e venerdì 27 novembre. Il corpo è stato trovato dal padre della vittima ed era disteso sul pavimento tra il letto e l’ingresso della camera che occupava insieme alla figlia di quattro anni. All’arrivo del personale medico, la bambina era stata allontanata dai familiari della madre.

«A quanto pare, la donna aveva pochi sintomi e, tuttavia, la nostra esperienza, già dalla prima ondata, ci suggerisce che molte situazioni del genere possono precipitare in maniera silente da un momento all’altro. La gente finisce per chiamare in extremis il 118 per questi motivi. Purtroppo, sul territorio siamo gli unici mezzi di rianimazione mobile presenti, con conseguenze disastrose per il resto dell’utenza che ha bisogno di interventi urgenti per altre malattie».