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Il mio incontro con Papa Francesco

andrea visconti videochiamata papa francesco

Avere la fortuna di conoscere il Papa dal vivo ma doverlo fare in video a causa del Covid, eppure per me l’errore o la sfortuna sono le più grandi opportunità.

Questo sono io pochi giorni fa in videochiamata con Papa Francesco!

Ma facciamo un passo indietro.

A settembre 2019 vengo invitato a raccontare la mia storia a un evento ad Assisi. Un evento per giovani imprenditori e Change maker da tutto il mondo che si sono distinti per il loro modo etico di fare impresa.

Uomini, prima che imprenditori, che hanno anteposto i propri valori al denaro. Il denaro come strumento per il bene comune, non come fine!

“Figo”, mi dico, e indago sul numero di partecipanti e le modalità dell’evento.

“Ci saranno diverse migliaia di persone presenti” mi dicono, “ma sopratutto sarà presente il Santo Padre! Lui in persona ha richiesto questo evento e sarà presente ad Assisi. Avremo anche l’onore di una sua udienza di 30 minuti”

Mi devo sedere!

Pochi giorni dopo parte la macchina organizzativa. Un’organizzazione imponente con delegazioni sparse in tutto il mondo e uno scambio settimanale di mail, chat e videochiamate.

Mi chiedono un video di pochi minuti dove raccontare chi sono e cosa mi aspetto dall’evento.

Il giorno dopo mi arriva una mail con testuali parole:

“Andrea, ci hai commossi”.

“Abbiamo creato un file con i progetti più interessanti da inserire in un White Paper da consegnare a Papa Francesco il giorno dell’evento”.

Il Papa leggerà i miei progetti!?” chiedo incredulo. “Certo!” Mi dicono.

Inizio a tremare! Voglio urlare questa cosa a tutto il mondo, ma non posso!

Nel frattempo sono nel bel mezzo di un casino lavorativo poi finito male, e il mio sguardo è su quello.

A fine febbraio vengo invitato a Milano per fare una serie di interviste in TV, in radio e in Mondadori. Vorrei raccontare di questa notizia meravigliosa ma non posso! Me la tengo dentro!

Quella stessa mattina viene trovato a Codogno il primo paziente positivo al coronavirus.

L’evento viene spostato a novembre e non sarà più ad Assisi ma in streaming.

Un altro meraviglioso fallimento: avere la fortuna di conoscere il Papa dal vivo ma doverlo fare in video a causa del Covid.

Ma io sono quello della video fiaba sul fallimento, per me l’errore o la sfortuna sono le più grandi opportunità che la realtà mi mette davanti se le so ascoltare, ed è proprio questo che ho raccontato alle telecamere di Rai1 che sono venute a trovarmi a casa per l’evento.

Finalmente è il giorno dell’evento.

Tra poco il mio faccione e la mia storia andranno in diretta streaming davanti a migliaia di persone.

Ma proprio mentre mi stavano presentando è saltata la corrente a quasi tutta Torino, e anche ad Assisi hanno avuto problemi tecnici.

Ma questo evento è uno scrigno ricco di sorprese e nuove storie da raccontare, e quindi questo fatto mi ha dato l’opportunità di raccontare una nuova storia.

Il giorno dopo poi il mio video è stato mandato in onda.

E quindi dopo aver perso il mio intervento il primo giorno, dopo aver dovuto vedere il mio video il giorno dopo in giro per Torino per un’emergenza di lavoro, almeno l’incontro con Papa Francesco è stato strepitoso e n’è veramente valsa la pena!

Avere l’opportunità di raccontare la propria storia durante un evento con Papa Francesco è stato incredibile.

Mi sento un privilegiato ad averlo incontrato, seppur virtualmente, nella speranza di poterlo incontrare di persona l’anno prossimo.

È incredibile perché ho sempre voluto fare grandi cose nella vita e ho sempre incontrato grandi difficoltà, ma da quando ho avuto il coraggio di ammettere e raccontare queste difficoltà con la video fiaba sul fallimento, ho avuto la grazia di vivere situazioni molto più grandi di me e molto più grandi di quanto mi sarei potuto immaginare.

In fondo sono proprio le cose che ci ha detto Papa Francesco, quando ci ha detto che “Oggi siamo di fronte all’occasione di essere fratelli, per accogliere il dolore dei nostri fallimenti”.

Mi sento un privilegiato perché ho sentito il dolore dei miei fallimenti accolto e compreso da tutti voi.

Uno di voi l’altro giorno mi ha detto:

Il vento è vento solo grazie alle resistenze che incontra.

Senza di esse, egli non sarebbe.

Allo stesso modo sono le persone.

Senza attriti non sapremmo di esistere.

Ecco perché le persone più belle sono quelle a cui la vita ha fatto più resistenze.

Proprio perché mi sento un privilegiato ad avere la mia famiglia e ad avere voi, vi lascio con l’augurio con cui ci ha salutati Papa Francesco:

Oggi abbiamo l’opportunità di essere protagonisti della nostra vita. Non aspettiamo che siano gli altri a lasciarci il posto. Conquistiamocelo!

Sono caduto tante volte e altrettante mi sono rialzato, e se ce l’ho fatta io possiamo farcela tutti.

La vita è la fuori, andiamocela a prendere senza paura, perché noi siamo privilegiati!