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Tampone prima di Natale: quale scegliere e quando farlo

Tamponi

Quale tampone scegliere e quando effettuarlo prima di Natale. Si sta registrando un boom di prenotazioni.

I medici iniziano a consigliare di effettuare un tampone prima del cenone di Natale e del Veglione di Capodanno. Uno di questi è stato Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano, che ha spiegato che lui effettuerà sicuramente un tampone prima di vedere i parenti per le feste. Le farmacie e i laboratori privati stanno registrando un boom di prenotazioni.

Tampone prima di Natale

Sono più di 15mila i tamponi rapidi effettuati in dieci giorni nelle farmacie del Lazio. “Soltanto nella giornata del 29 novembre sono stati 3.500. Al momento sono 209 le farmacie nel Lazio che stanno effettuando i tamponi rapidi, ma il numero aumenta di giorno in giorno. Alcune si sono attrezzate con gazebo esterni” ha spiegato Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma. Per il cenone di Natale, con il nuovo Dpcm, verranno date delle raccomandazioni, come quella di non organizzare cene con più di 6 persone a tavola e rimanere a contatto solo con parenti stretti. Viene raccomandato, inoltre, di sottoporre a test quei parenti che non si frequentano in modo abituale. In molti si stanno chiedendo quale test scegliere e quando effettuarlo per sentirsi più sicuri a Natale. Il Corriere della Sera sconsiglia il tampone rapido 72 ore prima dell’incontro con i parenti, in quanto è troppo precoce e resta la possibilità di un contagio nelle ore seguenti. Il tampone eseguito lo stesso giorno dell’incontro, però, è molto più attendibile, ma solo se si è rimasti in isolamento nelle 48 ore precedenti. Resta la possibilità di un falso negativo, se la carica virale è bassa, per cui non si può escludere del tutto la possibilità di un contagio. Tutti coloro che non hanno avuto contatti con positivi nelle settimane precedenti e sono stati in isolamento possono festeggiare tranquillamente, ma possibilmente solo con persone che frequentano abitualmente.

Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani, ha spiegato al quotidiano quanto prima bisognerebbe effettuare il test. “Il tampone è la fotografia di un istante. Posso risultare negativo al test rapido, ma infettarmi nelle ore successive, prima dell’incontro familiare. Oppure potrei risultare negativo, anche se magari sono stato appena contagiato ma il tampone non è ancora in grado di rilevare la positività perché il virus è poco e non ha cominciato a replicarsi. Anche se la persona infetta ha carica virale bassa, se alla cena fosse presente un familiare fragile o immunodepresso, è facile che possa contrarre quell’unico virus circolante. Il test andrebbe eseguitoaridosso dell’occasione di incontro, ma almeno 24 ore dopo un eventuale contatto a rischio. Per motivi logistici un’alternativa potrebbe essere fare il tampone magari il 22 dicembre ma poi chiudersi in casa fino a Natale” ha spiegato Clerici. Bisogna considerare che il pranzo di Natale a tavola è l’ambiente ideale per la diffusione del Covid. In questo momento viene consigliato di non rinunciare alle precauzioni e ai dispositivi di protezione. Mascherine, distanza e lavaggio mani anche se il tampone è negativo.