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La maestra del selfie nuda sul manifesto spiega il motivo della scelta

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"Mi sembrava il modo più incisivo per mostrare vicinanza alla maestra", l'insegnante apparsa nuda su un manifesto spiega il progetto artistico di Villa.

“Ecco perchè mi sono scattata un selfie nuda per il progetto artistico di Andrea Villa“. Una delle maestre apparse nei manifesti di Torino spiega il motivo della sua scelta.

Maestra nuda su manifesto: basta ipocrisia

In seguito ai recenti fatti di cronaca della maestra d’asilo coinvolta in un caso di revenge porn, lo street artist Andrea Villa – conosciuto come il Banksy torinese anche se è una definizione che sembra detestare – aveva affisso i manifesti raffiguranti alcune insegnanti nude.

Lo scopo era quello di mettere in luce il problema del revenge porn e della discriminazione di genere. Con i suoi stessi mezzi, ossia quello dell’intimità violata e lasciata al pubblico ludibrio.

Ecco perchè ho aderito al progetto artistico

In una intervista al Corriere della Sera di Torino, una delle maestre raffigurata con il corpo nudo nei manifesti affissi da Andrea Villa in alcune strade di Torino, ha spiegato il motivo che l’ha spinta a partecipare al progetto.

” Questa storia di cronaca può capitare a molte più donne di quelle che si pensa. Rispetto ad altri casi simili, mi sono sentita più coinvolta perché sono una docente e questo mi ha spinto a riflettere sul grado di sessualizzazione di alcune categorie professionali, in particolare sulla mia. La professionalità di Villa e il suo occhio critico mi hanno convinto ad espormi e a spogliarmi perché mi sembrava il modo più incisivo per mostrare vicinanza alla maestra e per rispondere agli attacchi sessisti, maschilisti e misogini che questa vicenda continua a portare con sé”.

 

“La paura aumenta la solidarietà”

L’insegnante non ha nascosto il timore delle possibili conseguenze del suo gesto di solidarietà ma ha affermato che questa paura l’ha fatta sentire ancora più vicina a quanto deve aver provato la maestra d’asilo di Torino.

(Immagine di copertina presa dalla pagina facebook di Andrea Villa, che si riferisce al progetto artistico in generale e non alla maestra nominata nell’articolo)