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Scuole superiori in presenza al 50% dal 7 gennaio: l'ipotesi del governo

Scuole

Didattica digitale integrata fino al 7 gennaio e poi apertura delle scuole superiori per il 50% dei ragazzi: l'ipotesi de governo.

Stando a quanto contenuto nella bozza del nuovo dpcm che il Premier Conte illustrerà agli italiani alle 20:20, le scuole superiori riapriranno a partire dal 7 gennaio e a tornare in classe sarà il 50% degli studenti.

Scuole superiori dal 7 gennaio

Nel testo si legge infatti che fino al 7 gennaio le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado dovranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. In modo che, a decorrere da tale data, il 50% della popolazione studentesca potrà svolgere l’attività didattica in presenza.

La decisione è giunta dopo un lungo confronto in Consiglio dei Ministri in cui, secondo le ricostruzioni, il ministro Azzolina avrebbe premuto per accelerare i tempi assicurando la possibilità di riaprire subito le scuole in sicurezza. Una linea condivisa anche da altri esponenti pentastellati come Alfonso Bonafede.

I governatori però protendono per un rinvio dell’apertura al 2021, anche se tutto dovrà essere deciso nell’ultimo confronto Stato-Regioni prima della firma del decreto. Il Premier Conte avrebbe infatti proposto di chiedere agli amministratori di spiegare cosa rallenta il ritorno sui banchi. L’ipotesi che sembra più plausibile è che per ora si vada comunque avanti con le regole esistenti nelle singole fasce e che il cambiamento giunga da gennaio. Intorno all’11 dicembre alcune regioni potrebbero diventare gialle e quindi tornerebbero sui banchi di scuola i ragazzi delle scuole medie.