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Violano coprifuoco: "Dobbiamo rapire una ragazza e uccidere genitori"

Carabinieri

Tre uomini sono stati fermati per via del coprifuoco, ma avevano uno scopo molto più macabro ed inquietante.

Ad Imola, tre uomini sono stati fermati dai carabinieri per un semplice controllo, visto che avevano violato il coprifuoco stabilito per limitare i contagi da Coronavirus. Gli agenti hanno, così, potuto scoprire il piano crudele che stavano per mettere in atto e che invece è stato sventato.

Violano il coprifuoco per piano diabolico

I tre uomini, fermati dai carabinieri, sono un 37enne di Pianoro, un 45enne di Bologna e un 25enne di Casalecchio. Erano fuori dopo le 22, violando in questo modo il coprifuoco. Per questo motivo sono stati fermati dai carabinieri. Il loro piano, però, era molto più crudele e fortunatamente è stato sventato. Avevano intenzione di obbligare una ragazza a tornare insieme ad uno di loro e se non ci fossero riusciti avrebbero ucciso i suoi genitori e il nuovo fidanzato per obbligarla. Nella Fiat Panda su cui viaggiavano, sono stati trovati attrezzi sospetti. Gli agenti hanno capito a cosa servivano quando i tre hanno confessato il loro piano omicidiario. Volevano rapire l’ex fidanzata 23enne di uno dei tre, uccidere i suoi genitori e il suo nuovo fidanzato.

Sono stati fermati alle 2 di notte di lunedì 30 novembre. Erano fermi davanti ad un condominio, appostati con il motore acceso, quando sono stati avvicinati dai carabinieri in pattuglia. Quando è stato chiesto loro cosa stavano facendo fuori di casa dopo il coprifuoco, i tre hanno tentato di giustificarsi spiegando che avevano finito il turno di lavoro e si erano fermati a chiacchierare. La spiegazione è stata immediatamente smentita, perché i militari hanno contattato direttamente l’azienda. Dopo l’arrivo dei rinforzi, hanno deciso di procedere con la perquisizione dell’auto, che ha poi portato gli uomini al fermo. Nel portabagagli è stato trovato un borsone con tre passamontagna, un coltello da macellaio, un paio di manette, un bastone, delle forbici, dei lacci emostatici e dei guanti. Una volta portati in caserma i tre uomini hanno confessato, raccontando il loro piano di costringere la ex di uno di loro, che ha 23 anni, a tornare insieme a lui e andare a convivere. Per farlo volevano narcotizzarla, uccidere i suoi genitori e cercare il nuovo fidanzato per uccidere anche lui.