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Covid, virologi: "Vaccinazione potrebbe slittare per colpa dell'influenza"

Fabrizio Pregliasco

Il virologo Fabrizio Pregliasco: "Ora a preoccupare è l’influenza"

La vaccinazione contro il Covid potrebbe slittare per colpo dell’influenza. Lo ha spiegato a Il Giornale il virologo Fabrizio Pregliasco. “Ora a preoccupare è l’influenza”, dice, stimando che il “è prevedibile che sia a gennaio e prosegua a febbraio“. E ancora: “La nuova campagna avrà una tempistica lunga, che comprenderà almeno la metà dell’anno prossimo”.

Covid, virologi: “Vaccinazione potrebbe slittare”

Se coloro che devono essere vaccinati dal Covid si ammalano “devono spostare la vaccinazione”. Per questo motivo la campagna contro il Coronavirus “verosimilmente potrebbe subire qualche ritardo”. A questo punto Pregliasco precisa: “Contro l’influenza ci si può vaccinare anche a dicembre perché la copertura scatta dopo dieci giorni e garantisce una protezione di circa sei mesi”.

La pensa diversamente Massimo Galli, direttore Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. “Quest’anno ci sono dei fattori da considerare: girando tutti con la mascherina può darsi che il processo si rallenti”, ha detto ad Agorà su Rai 3. “Negli ultimi 20 anni – ha concluso – il periodo del picco influenzale si è più frequentemente manifestato tra fine gennaio e le prime settimane di febbraio. In anni recenti, se non sbaglio nel 2016-17, il picco è stato decisamente anticipato tra Natale, Capodanno o le prime settimane di gennaio, cosa che credo non succederà quest’anno”.

Prime dosi

Intanto stanno per arrivare e prime dosi di vaccino anti Covid, prodotte da Pfizer e BioNTech. Saranno somministrate a partire da martedì 8 dicembre. Il primo Paese che avrà la disponibilità delle scorte è la Scozia e a seguire l’Inghilterra. Il Regno Unito è il primo Paese al mondo ad aver approvato il vaccino Pfizer-BioNTech dopo il via libera dell’autorità di regolamentazione dei medicinali britannica, l’MHRA.