> > Piano Azzolina: scuole aperte fino a luglio, anche al sabato

Piano Azzolina: scuole aperte fino a luglio, anche al sabato

Azzolina

Le nuove decisioni di Lucia Azzolina riguardo la scuola sono state approvate dai sindacati.

Il 2020 è stato un anno molto pesante sotto ogni punto di vista, a causa della pandemia di Covid-19. Il calendario scolastico ha subito dei grandi cambiamenti e potrebbe essere ufficialmente stravolto fino alla fine. La ministra Lucia Azzolina ha un nuovo piano, che sembra essere stato approvato dai sindacati.

Le nuove decisioni sulla scuola

Per recuperare tutte le lezioni perse durante l’anno, probabilmente verrà posticipato l’ultimo giorno di lezione. Di conseguenza gli studenti rimarranno in classe fino a luglio. Si tratta di una decisione che ha lo scopo di aiutare tutti quei ragazzi che con questi continui stop e con le lezioni online, sono andati in difficoltà. Probabilmente la scuola resterà aperta fino al 30 giugno. Quest’anno gli studenti hanno perso troppe lezioni. Molti istituti hanno deciso di iniziare l’anno scolastico in ritardo e ci sono state troppe interruzioni causate dalle quarantene e dalle santificazioni. Gli istituti superiori, inoltre, hanno dovuto adottare le lezioni da 45 minuti per la turnazione dei docenti. Il calendario scolastico si è dovuto adeguare all’emergenza sanitaria. Per questo motivo la scuola potrebbe continuare anche nel periodo estivo, in modo da recuperare tutte le giornate perse e quelle che potrebbero saltare durante il secondo quadrimestre. Il progetto è già stato proposto alle Regioni. “Potrebbe essere possibile lo abbiamo proposto alle Regioni, perché saranno loro a dover decidere. Certo, dobbiamo pensare alle strutture che abbiamo: ad agosto non si può fare scuola ma a giugno sì” ha spiegato la ministra Lucia Azzolina a L’Aria di domenica su La7. Bisogna anche tenere conto che gli istituti scolastici, soprattutto al sud, saranno molto caldi e non hanno certo l’aria condizionata. Quindi gli studenti e gli insegnanti potrebbero ritrovarsi a lavorare in condizioni molto difficili.

Per recuperare le tante ore di lezione perse durante l’anno è stata fatta anche l’ipotesi di tenere le scuole aperte anche al sabato, come avviene già in molti istituti. La ministra ha assicurato che non apriranno la domenica, per non andare contro le abitudini delle famiglie. In questo caso la scelta spetta ad ogni scuola. Partirà sicuramente un confronto con le Regioni e i sindacati, da cui è già arrivata una prima approvazione. “Ho proposto da tempo di andare avanti per tutto il mese di giugno di fronte ad un pericolo grande come questo che stiamo vivendo, servono azioni straordinarie: non ritengo sia sbagliato modificare il calendario scolastico per recuperare il vero diritto allo studio. Le lezioni di solito si chiudono i primi di giugno, intorno al 10 in base ai calendari regionali, ma il personale va a scuola fino al 30 giugno: si potrebbe fare lezione fino a quella data. Servono comunque decisioni uguali per tutti, poi penseremo anche al rinnovo del contratto e a come sta cambiando il ruolo del docente in questa fase, a cominciare dallo strumento della didattica a distanza” ha spiegato Pino Turi, segretario della Uil scuola. Sarà necessario un tavolo di confronto per organizzare l’allungamento delle lezioni nel periodo estivo. “Teniamo presente che nel mese di giugno i docenti delle scuole medie sono impegnati con gli esami di terza media, nei locali scolastici, e lo stesso vale ovviamente per le superiori che con gli esami di maturità vedono impegnati i docenti e le aule anche fino a metà luglio. Quindi sarà necessario vedere quanti docenti si metteranno a disposizione su base volontaria e di quanti docenti aggiuntivi si avrà bisogno, tra i precari” ha spiegato Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio.