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Coronavirus, a Milano è corsa al tampone rapido in vista del Natale

Coronavirus, caccia al test antigenico: è corsa al tampone in vista del Natale

I dati del Centro Medico Santagostino sanciscono aperta la caccia al tampone rapido a Milano: "Boom di prenotazioni in vista del cenone di Natale".

Mentre la Lombardia si appresta a diventare zona gialla, in vista delle nuove restrizioni previste per le vacanze natalizie e nonostante la curva dei contagi sia ormai sotto la soglia d’allarme, a Milano la richiesta dei tamponi da coronavirus aumenta significativamente proprio nei giorni che precedono il Natale.

Il trend è stato rilevato dal Centro Medico Santagostino che verso la fine del mese di novembre, di concerto con l’uscita della bozza del dpcm di dicembre, ha registrato il boom di prenotazioni per l’esecuzione di test covid-19 a ridosso della settimana di Natale: solitamente chi prenota il tampone sceglie la prima data utile per effettuare il test, in questo caso invece il modus operandi dei clienti del Santagostino indica che la preoccupazione diffusa è quella di accertarsi della propria negatività proprio poco prima di sedere al tavolo del cenone.

La caccia al tampone prima di Natale

Se nei mesi di ottobre e di novembre il test più richiesto era quello del tampone tradizionale, adesso questa tendenza sembra si sia invertita. La vera corsa, infatti, è al tampone antigenico, preferito al molecolare perché “È la modalità prediletta da chi prenota la prestazione. Il cliente vuole spendere una cifra inferiore a quella di un PCR e desidera ricevere il risultato immediato” -spiega Luca Foresti, amministratore delegato di Centro Medico Santagostino -“Un prodotto dalla user experience migliore rispetto a quella del test tradizionale, il rapporto tra la data della prenotazione online e quella dell’esecuzione della prestazione è raddoppiato e questo fenomeno indica la volontà delle persone di volersi tutelare in vista di momenti di interazione sociale più forte. Occorre fare attenzione, l’esito negativo al test antigenico non deve prescindere le norme promosse dal governo” ha precisato.

Sui tamponi antigenici poi non c’è nessun problema di capacità produttiva, al contrario per il molecolare ogni erogatore del servizio ha un limite massimo di PCR che può effettuare. Il test rapido è più appetibile perché è alla portata di tutti: ha un costo moderato rispetto al tampone classico, genera un risultato in breve tempo ma al tempo stesso ha anche un’attendibilità inferiore. Un fattore, quello dell’affidabilità, che non deve essere ignorato e che sicuramente contribuisce a rendere la negatività al test rapido un elemento non sufficiente a trasgredire alle norme anti contagio.