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Lombardia zona gialla, ma ci sono dubbi sul calo dell'indice Rt

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La Lombardia si prepara a passare alla zona gialla a partire dal 13 dicembre, ma ci sono alcuni dubbi sul calo dell'indice Rt.

Dopo molte polemiche e forte pressing da parte dell’amministrazione locale sul governo, la Lombardia diventerà zona gialla a partire da domenica 13 dicembre. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione, Attilio Fontana, che su Facebook ha parlato di un trend del virus in diminuzione. La situazione sarebbe però un po’ diversa rispetto a quella descritta dal leghista e ad avanzare dei dubbi è Roberto Battiston, ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana. Dalla pagine del Corriere della Sera lo scienziato dice che l’indice Rt, alla base della valutazione per l’andamento del Covid-19, ha smesso di scendere in Lombardia da qualche giorno, oscillando sempre intorno allo 0,8. Uno situazione di stasi che per Battiston non andrebbe sottovalutata.

Lombardia zona gialla: dubbi su Rt

A sostegno delle sue ipotesi l’ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana riporta i dati Rt a partire dalla seconda ondata fino a oggi, 10 dicembre, sottolineando come la risalita di ottobre non sarebbe stata del tutto dovuto alle vacanze estive, ma alla riapertura totale di molte attività come scuola, uffici, trasporto pubblico. L’indice rappresenterebbe l’evoluzione di quanto avvenuto circa 10 giorni prima, quindi, nel caso della Lombardia, al momento ci sarebbe una situazione di stallo da alcuni giorni che indicherebbe il fatto che con questo tipo di misure l’indice Rt non si sta più abbassando.

Battiston, la critica alle zone di rischio

Per Battiton inoltre la suddivisione dell’Italia in più colori e aree di rischio non avrebbe comportato sull’indice Rt dei benefici netti, ma anzi in alcuni casi, come quello della Lombardia, avrebbe generato un arresto della discesa dell’indice. A 20 giorni dall’istituzione della zona rossa l’Rt è ancora fermo tra lo 0,8 e lo 0,7. Ma come possono maggiori misure restrittive andare ad aggravare la situazione? Per Battiston costringere gli abitanti di comuni ad alta densità entro i confini potrebbe aver favorito gli assembramenti e dunque anche i contagi.