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Via libera alla cura con l’idrossiclorochina: c’è ok del Consiglio di Stato

covid, sì del consiglio di stato all'idrossiclorochina

L’idrossiclorochina potrà essere utilizzata per la cura del Covid-19, ma non sarà rimborsabile.

Il Consiglio di Stato ha decretato che l’idrossiclorochina potrà essere utilizzato per curare i pazienti affetti da Covid-19. Si tratta di un farmaco che viene somministrato per la cura della malaria dell’artrite reumatoide e del lupus eritematoso sistemico e che si è rivelato utile anche contro il virus. L’AIFA, tuttavia, aveva in precedenza vietato tale utilizzo, così come l’Ema (secondo cui il farmaco aumenta il rischio di suicidio) e l’Oms (che a giugno ne ha sospeso la sperimentazione). I giudici, per questa ragione, sono intervenuti affinché tale farmaco potesse tornare ad essere a disposizione per tale problema. Sarà dunque prescrivibile, ma non rimborsabile.

La sentenza del Consiglio di Stato sull’idrossiclorochina

L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) lo scorso 22 luglio aveva vietato la prescrizione off label (ossia per un uso non previsto dal bugiardino) dell’idrossiclorochina. I pazienti affetti da Covid-19, proprio perché tale dicitura non era prevista nel libretto, non avevano più potuto utilizzare tale cura in quanto c’era incertezza relativamente alla sua efficacia.

La III sezione del Consiglio di Stato, tuttavia, ha accolto in sede cautelare il ricorso di un gruppo di medici di base nei confronti di tale divieto, che è stato sospeso. “La perdurante incertezza circa l’efficacia terapeutica dell’idrossiclorochina, ammessa dalla stessa AIFA a giustificazione dell’ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale”, si legge nell’ordinanza.

Sarà dunque adesso compito dei singoli medici di base decidere se l’idrossiclorochina debba essere somministrata al paziente Covid-19 o meno, ovviamente nel caso in cui quest’ultimo abbia espresso il proprio consenso informato. “La scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia, deve essere dunque rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico in scienza e coscienza”, si legge ancora.

Il Consiglio di Stato, ad ogni modo, ha precisato che l’idrossiclorochina tornerà ad essere prescrivibile off label, ma rimarrà esclusa dal regime di rimborsabilità.